Il turismo montano del futuro - di Vittorio Camacci
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La carenza di neve naturale e i costi elevati per produrre quella artificiale stanno mettendo in crisi il turismo invernale, spingendo alla creazione di nuovi modelli di turismo invernale. Anche lo scorso inverno, come il precedente, molte piste sulle Alpi sono state ridotte a sottili strisce di neve artificiale circondate da prati verdi e montagne spoglie. Temperature miti e scarse precipitazioni continuano a influire negativamente sulla quantità di neve, specialmente nelle Alpi e negli Appennini.
La progressiva riduzione della neve naturale rappresenta una minaccia per un settore fondamentale dell’economia italiana: il turismo invernale. Secondo i dati ISTAT, prima della pandemia circa il 13% dei pernottamenti in Italia si concentrava in località montane, con una spesa dei turisti stranieri che nel 2019 ha sfiorato i 2 miliardi di euro. Tuttavia, lo studio della Banca d’Italia del 2022, che ha analizzato 20 anni di dati relativi a 39 stazioni sciistiche italiane, ha confermato che il riscaldamento globale sta compromettendo seriamente questo comparto. Le località a quote più alte, come quelle in Valle d’Aosta, risultano meno colpite rispetto a quelle in Trentino-Alto Adige o in tutto l'Appennino, dove la minore altitudine e l’aumento delle temperature incidono maggiormente sulla neve disponibile. Nonostante il crescente utilizzo di neve artificiale, il suo effetto sulla presenza turistica rimane marginale: i dati dimostrano che quando manca la neve naturale, anche con gli impianti aperti, il numero di visitatori cala drasticamente.
Produrre neve artificiale è un processo oneroso sia in termini economici che ambientali. Per innevare un ettaro di pista servono circa 1.000 metri cubi d’acqua e tra i 2.000 e i 7.000 kilowattora di energia elettrica. Inoltre, il funzionamento dei cannoni sparaneve dipende dalle condizioni meteorologiche: temperature troppo alte rendono impossibile la produzione di neve. Con l’aumento delle temperature, le stagioni sciistiche si accorceranno ulteriormente, mentre i costi per l’innevamento cresceranno, rendendo impraticabile questa soluzione nelle località più basse.
Per sopravvivere, il turismo montano dovrà diversificarsi. Gli esperti suggeriscono di investire in attività meno legate alla neve, come il turismo estivo, eventi culturali, sport alternativi e iniziative legate al benessere. Località come Andermatt, in Svizzera, stanno già sperimentando nuove strategie per affrontare i cambiamenti climatici, ma con costi ambientali ed economici significativi.
Legambiente ha denunciato la scarsa sostenibilità di molti impianti situati a bassa quota, definiti casi di “accanimento terapeutico”, poiché sopravvivono solo grazie a fondi pubblici. Tra questi, Col du Joux (1.600 m, Valle d’Aosta) e Bolbeno (560-660 m. Trentino) hanno ricevuto milioni di euro per progetti che rischiano di essere poco redditizi. L’associazione ha censito oltre 230 impianti dismessi e sottolineato l’urgenza di una transizione verso un turismo montano più sostenibile.
Il turismo invernale non può più basarsi esclusivamente sullo sci alpino. Le comunità montane devono riconfigurare la propria offerta, puntando su un modello di sviluppo che integri sostenibilità e diversificazione, per garantire un futuro economicamente ed ecologicamente sostenibile.
Vittorio Camacci
Percorso sulle chiese di Offida
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“Salute in cammino per la cultura”: sabato 21 dicembre un percorso sulle chiese di Offida
Nuovo appuntamento, sabato 21 dicembre, con l’iniziativa “Salute in cammino per la cultura”, promossa per il settimo anno consecutivo dall’Unione Sportiva Acli Marche Aps.
Questa volta sarà Offida a ospitare un evento dedicato alle tante chiese presenti nel centro storico della città attraverso un vero e proprio percorso culturale.
La manifestazione è realizzata grazie al sostegno di Regione Marche e Comune di Offida, assessorato al turismo.
Il programma dell’iniziativa prevede il ritrovo dei partecipanti alle 15 nel Piazzale delle merlettaie e a seguire un percorso cittadino della durata di circa 2 ore sul tema “Opere d’arte devozionali: le chiese di Offida”.
Per partecipare (massimo 50 persone) occorre prenotare tramite un messaggio al numero 3939365509 indicando il proprio nome e cognome entro il 19 dicembre.
Percorsi autunnali nel Borgo Storico Seghetti Panichi
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Il 21 dicembre ultimo appuntamento con
“Percorsi autunnali di arte e cultura nel Borgo Storico Seghetti Panichi”
Sabato 21 Dicembre è in programma l’ultimo appuntamento con le attività del progetto “Percorsi autunnali di arte e cultura nel Borgo Storico Seghetti Panichi”.
La manifestazione si svolgerà a partire dalle ore 15 presso la struttura sita a Castel di Lama in Via San Pancrazio 1 e fa seguito a quelle già realizzate che ha visto la partecipazione di più di 100 persone provenienti da Marche e Abruzzo.
Il progetto è promosso da Circolo Acli Oscar Romero ASD Aps, sostenuto da Regione Marche e Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, ed è a partecipazione gratuita previa iscrizione per un massimo di 35 persone.
Il programma dell’iniziativa prevede la visita al giardino del Borgo Storico Seghetti Panichi.
Si tratta di un parco storico di rara bellezza, impiantato tra il 1875 e il 1890 dal famoso botanico e architetto di giardini tedesco Ludwig Winter, oggi primo esempio di giardino bioenergetico in Europa.
Dopo la visita al giardino ci sarà un intrattenimento musicale a cura di Music Academy Ascoli.
Per partecipare a “Percorsi autunnali di arte e cultura nel Borgo Storico Seghetti Panichi” occorre prenotare con un messaggio al numero 3939365509.
Il Borgo Seghetti Panichi, in seguito agli interventi di restauro, conservazione e valorizzazione che fanno parte del progetto vincitore del bando PNRR Parchi e Giardini Storici, riapre dunque al pubblico con quattro incontri gratuiti.
Passeggiata di S. Stefano
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Il 26 dicembre la dodicesima edizione della Passeggiata naturalistica di Santo Stefano
OFFIDA – Il 26 dicembre è in programma la dodicesima edizione della Passeggiata naturalistica di Santo Stefano.
La manifestazione, divenuta ormai un classico per il giorno dopo Natale, prenderà il via alle ore 9,45 in Piazza del Popolo, prevede l’attraversamento di un percorso naturalistico della durata di circa 2 ore al termine del quale si tornerà sul punto di partenza.
La partecipazione all’iniziativa, organizzata in collaborazione con U.S. Acli Marche APS e col sostegno di Regione Marche e assessorato al turismo del Comune di Offida, è gratuita ma occorre preiscriversi entro il 22 dicembre con un messaggio al numero 3939365509, indicando la data della manifestazione e nome e cognome di chi partecipa.
Si consigliano abbigliamento e calzature comode e di portare una bottiglietta d’acqua.