Ascolinscena - i vincitori
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 119
CONCLUSA LA RASSEGNA ASCOLINSCENA AL TEATRO PALAFOLLI:
CONSEGNATI I PREMI
Sabato scorso 8 marzo 2025 al PalaFolli teatro di Ascoli Piceno è andato in scena l’ultimo appuntamento con la Rassegna Ascolinscena 2024-2025. Giunta alla XVII edizione, la Rassegna di commedie è organizzata da Castoretto Libero, DonAttori, Li Freciute e la Compagnia dei Folli.
Anche quest’anno la scelta degli spettacoli da portare al PalaFolli è stata molto dura, considerando le 56 compagnie iscritte da tutta Italia, ma il cartellone 2024-2025 ha offerto uno spaccato variegato del mondo del teatro amatoriale della nostra penisola.
Sabato scorso sono stati assegnati i vari Premi durante una serata che ha visto, da prima lo svolgimento di Avis In Corto, e a conclusione la divertente commedia “Fratelli e Sorelle” della Compagnia Gli Avanzati di Porcari, Lucca.
La serata, condotta da Paolo Fratoni della compagnia Castoretto Libero, ha avuto inizio con la proiezione di un filmato che raccontava gli appuntamenti di questa XVII edizione. Il video, gentilmente realizzato da Pietro Cordoni, ha mostrato immagini e foto di tutti gli spettacoli in concorso e fuori concorso.
L’appuntamento con la VI Edizione di Avis in Corto ha data la possibilità agli spettatori di giudicare tre corti teatrali messi in scena nella prima parte della serata. Dopo la votazione, si è proceduto con la consegna dei Premi Ascolinscena assegnati a:
Miglior Attore Non Protagonista: Alberto Maretto in “I 39 scalini” – Compagnia Amici del Teatro di Pianiga (VE)
Miglior Attrice Non Protagonista: premio non assegna per scelta della giuria
Miglior Attore Protagonista: ex-equo Marco Madella e Francesco Giuffrida in “Classe di Ferro” – Compagnia La Marmotta di Fognano Olona (VA)
Miglior Attrice Protagonista: Anna Cofano in “Alla ricerca di Eveline” – Compagnia La Cricca di Taranto
Miglior Allestimento : Compagnia Amici del Teatro di Pianiga (VE) per “I 39 scalini”
Miglior Spettacolo: “Classe di Ferro” Compagnia La Marmotta di Fognano Olona (VA)
Gradimento del Pubblico: “Alla ricerca di Eveline” Compagnia La Cricca di Taranto
I Premi Avis In Corto messi in palio dall’Avis Provinciale di Ascoli Piceno sono andati a:
Goccia d’Oro: “La donna di Magdala” – Compagnia Piano B (COMO)
Goccia d’Argento: “Psicorobot h24” – Compagnia F.A.R.E. Teatro (COMO)
Goccia di Bronzo: “Impiegato del mese” – Compagnia Gli Avanzati (Porcari – LUCCA)
I Premi Avis in Corto consistevano in un manufatto in ceramica del maestro ceramista Barbara Tomassini, oltre ad un premio in denaro offerto da Avis Provinciale di Ascoli Piceno.
Graditi ospiti Quinto Romagnoli, segretario regionale della UILT, Unione Italiana Libero Teatro e Vanessa Soletti, vicepresidente dell’Avis Provinciale di Ascoli Piceno.
La Rassegna Ascolinscena ha ottenuto un buon succeso durante la XVII edizione, con un incremento di abbonati e di biglietti venduti per singola giornata.
La Rassegna è andata in scena grazie al lavoro delle compagnie ascolane Castoretto Libero, DonAttori, Li Freciute e la Compagnia dei Folli che da quasi vent’anni curano l’organizzazione di Ascolinscena.
Festival dei due Parchi - 13° Tallacano Trail
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 128
FESTIVAL DEI DUE PARCHI
16° Edizione 2025 13° TALLACANO TRAIL
Domenica 16 Marzo 2025, ore 08.30, S. Maria di Acquasanta Terme (AP)
Corsa di 28 Km e 17 km ed eco-passeggiate
Il Festival dei due Parchi “A spasso nei sentieri … dell’arte e della cultura tra i popoli”, con la collaborazione tecnica della Polisportiva Antroposport ASD e quella logistica dell’Antroposervice Sas, con il patrocinio ed il supporto del Comune di Acquasanta terme (AP), si prepara ad avviare una nuova annata, con la speranza che si riveli di nuovo ottima, con il consueto appuntamento inaugurale: il “Tallacano Trail”, giunto alla sua 13 Edizione, domenica 16 Marzo p.v. con partenza e arrivo in località Santa Maria di Acquasanta (AP), con un programma che prevede inoltre le premiazioni degli atleti che meglio hanno figurato nel “Circuito di Corsa in Montagna del Festival dei due Parchi” Edizione 2024 ed un pasta party per tutti i partecipanti all’evento.
Ormai una classica della corsa in natura, anche questa 13° edizione del TALLACANO TRAIL 2025 si disputerà sulla doppia distanza di 28 Km (soltanto competitiva) e 17 km (competitiva e NON competitiva a passo libero) ed eco-passeggiate su varie distanze, affinché i partecipanti possano godere appieno degli splendidi scenari fatti di sentieri e borghi incantati, di grotte e cascate, suggestivi e ricchi di meraviglie e di storia di gente in carne ed ossa, di ieri e di oggi per il domani; in questo modo il Festival ha inteso ricucire simbolicamente e realmente il percorso originario che a partire dal 2013 prendeva avvio proprio dal borgo di Tallacano (da cui il nome dell’evento) con il “nuovo” percorso che ha spostato partenza e arrivo in frazione Santa Maria, in conseguenza degli eventi sismici del 2016 e 2017.
L’evento porterà i partecipanti alla scoperta di alcuni dei borghi più suggestivi del territorio di Acquasanta Terme: S. Maria, Cocoscia, Tallacano, con il nuovo percorso lungo che tornerà a sfiorare gli abitati di Agore, Rocchetta e Poggio, transitando nuovamente nell’incanto della magia senza tempo delle grotte del Petrienno.
I camminatori potranno cimentarsi ed immergersi nel sentiero detto “Lu vurghe” sino alle sorgenti di acqua sulfurea, vere e proprie terme a cielo aperto. Per le sue caratteristiche il sentiero è poco impegnativo, ancorché non accessibile con passeggini, ed adatto anche a chi non è abituato a lunghe passeggiate. Runners, passeggiatori, amanti della natura, grandi e piccini, nonni, nipoti, famiglie con bambini e ragazzi, potranno, così, tornare ancora una volta a respirare l’aria buona dei nostri monti, a rincontrarsi, e salutarsi lungo gli antichi tratturi degli avi, nel rifiorire rumoroso delle gemme a primavera, avvolti da un territorio incantato di sentieri e ruscelli, di tufo e castagni, di acque termali, di borghi arroccati, ricordandoli un tempo festanti.
Saranno premiati i primi 5 assoluti uomini e donne ed i primi 3 over 60 uomini e donne sia per il trail lungo che per il trail corto competitivi, saranno inoltre estratti 20 premi tra tutti i partecipanti.
Il Festival dei due Parchi continua ad assumersi la responsabilità di celebrare i custodi odierni del tempo di ieri, che curano con indefessa dedizione quei versanti boscosi, brulicanti di vita, proponendo l’arte di correre e camminare come arte del vivere con saggezza, lungo sentieri irti e tornanti scoscesi, come arte di riconquistare il proprio corpo attraverso il respiro di ciascuno che si fonde nel respiro del mondo.
Il Festival è nato nel 2010 come progetto di Impresa Facile per i giovani mirando alla promozione dei territori, dei loro patrimoni naturali e culturali, al loro sviluppo turistico, anche grazie all’avvio della nostra giovane start-up “per la bellezza” Antroposervice Sas e della Polisportiva Antroposport ASD per la promozione del benessere anche attraverso il counseling antroposportivo. Il Festival dei due Parchi è stato ideato e creato ed è promosso dalle Associazioni scientifico-culturali senza scopo di lucro C.I.A.C. ed l’I.P.A.E.A. di Ascoli, che operano rispettivamente dal 2003 e dal 1981, nel campo della creatività e delle scienze umane.
Il Festival dei due Parchi è patrocinato dalla Regione Marche, dall’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dall’Ente Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, dal Comune di Acquasanta Terme (AP), dal Comune di Arquata del Tronto (AP), dal Comune di Ascoli Piceno, dal Comune di Civitella del Tronto (AP).
È prevista una quota di partecipazione. Iscrizione obbligatoria entro Giovedì 13 Marzo per la corsa competitiva ed entro venerdì 14 Marzo per non competitiva ed eco-passeggiata.
Per info ed iscrizioni: www.festivaldeidueparchi.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 0736.250818
Ostacoli pericolosi in via Napoli
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 125
Riceviamo e pubblichiamo
ITALIA NOSTRA –SEZIONE DI ASCOLI PICENO “WILLIAM SCALABRONI”
Ascoli Piceno 9 marzo 2025
Al Dott.Marco Fioravanti
Sindaco di Ascoli Piceno
Al Dott. Marco Cardinelli
Ass. ai Lavori Pubblici- Comune di Ascoli Piceno
Al Chiar.mo Prof. Edoardo Croci
Pres. di Italia Nostra-Roma
A Gioacchino Fasino
Pres. Cons.Reg. Marche di Italia Nostra- Ancona
Alle Ass. Culturali e di Tutela
Agli Organi d’ Informazione
Problemi di DECORO E SICUREZZA : dossi pericolosi in Via Napoli.
Riconosciuto l’impegno posto per migliorare la condizione di decoro e sicurezza della nostra città, con la realizzazione tra l’altro di numerose piste ciclabili, dobbiamo segnalare alcune situazioni critiche, che , richiedono un pronto intervento per eliminare oggettive condizioni di pericolo e di insicurezza.
Nel preannunciare una nostra ulteriore segnalazione sul problema della ossessiva presenza delle deiezioni liquide e solide dei nostri amici a quattro zampe e di mozziconi di sigarette , già oggetto di alcune nostre proposte, nell’immediato siamo costretti a segnalare una condizione di oggettivo pericolo per l’incolumità delle persone per la presenza di un vero e proprio dosso che si è formato in via Napoli proprio di fronte alla Scuola Luciani e nei pressi del chiostro di vendita di giornali a seguito del sollevamento dello strato di asfalto nel punto di attraversamento della strada, proprio sulle strisce pedonali peraltro in quel punto diventate invisibili.
Un’ analoga condizione di pericolo è rappresentata dal sollevamento di un blocco di cemento della cunetta proprio davanti all’edicola, in una zona frequentata , tra l’altro, dai numerosi alunni che frequentano la Scuola Luciani e dai loro genitori.Tanto per completare l’opera, a circa 15 metri dall’edicola sull’ampio marciapiede spartitraffico, numerosi blocchetti si sono sollevati proprio nei pressi di un panchina creando condizioni di pericolo ed evidenziando una sciatteria non degna certamente della immagine della nostra pregiata città.
Siamo costretti ad effettuare queste segnalazioni sia per le ripetute lamentele ricevute sia per avere assistito in poco tempo al pericolo corso da più persone che, inciampando, stavano per cadere.
Fortunatamente in questi casi il tutto si è concluso con una semplice imprecazione e un dovuto lamento. Ma ci dobbiamo chiedere: il tutto si concluderà sempre senza danni ? E se invece questi si dovessero verificare , chi sarà costretto a pagarne le conseguenze?
E’ probabile che la non eliminazione di queste condizioni di pericolo è stata determinata dalla loro mancata conoscenza . Per questo riteniamo opportuno effettuare questa segnalazione per una loro pronta eliminazione e per evitare che qualcuno possa inciampare negli ostacoli e cadere rovinosamente a terra con tutte le conseguenze che questo evento potrebbe comportare.
Profondamente grati per l’attenzione e certi di un pronto doveroso intervento , ringraziamo e porgiamo distinti saluti.
Il Presidente della Sezione
(Prof. Gaetano Rinaldi)
.
Il Carnevale risorge trai i camini accesi del Garrafo
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 142
Nel cuore dell’Alta Valle del Garrafo, tra i borghi di Pito, Pozza e Umito, il Carnevale non era solo un evento, ma un rito antico, un frammento di paganesimo sopravvissuto tra le gole, i castagneti e le faggete della Laga. Gli Zanni, figli bastardi di Arlecchino e Pulcinella, riemergevano ogni febbraio dalle pieghe della montagna, portando con sé la memoria di un mondo capovolto.
Negli ultimi anni, però, il Carnevale non sembrava voler arrivare. Le maschere giacevano dimenticate nei bauli, le osterie erano chiuse e le voci si spegnevano nel silenzio di un inverno senza risate. Erano stati giorni di paura e di bando: la gente parlava di febbri improvvise, di ordini calati dall’alto come editti del re, di una Quaresima imposta ancor prima che il Carnevale potesse accendersi.
Ma gli Zanni di Pozza non erano gente da arrendersi. «Se il mondo non vuole più il Carnevale, sarà il Carnevale a prendere il mondo!» aveva tuonato il vecchio Ascenzio, l’ultimo rimasto a ricordare i tempi in cui gli uomini ridevano senza paura. Così, la sera, si radunavano e continuavano a costruire i cappelli conici con le strisce colorate. Provavano le loro maschere con il diavolo che pareva uscire dall’Inferno di Dante.
«O facciamo ridere i vivi, o torniamo a far ridere i morti!» disse uno di loro, battendo una staia sul terreno gelato.
Così scesero nei paesi, nel primo pomeriggio, come una brigata di fantasmi. Bussarono alle porte, saltarono sui ballatoi, lanciando gridi e lazzi sugli usci. Un fiasco di vino a chi ne aveva bisogno, una poesia oscena incisa sulla neve per chi si credeva santo. Alcuni li videro e giurarono di aver scorto il demonio, altri si affacciarono dalle finestre e piansero dal ridere, perché era tanto tempo che non vedevano nulla di così folle e così giusto.
All’alba, il paese si svegliò con un fremito nuovo. Qualcuno aveva riaperto l’osteria, qualcuno suonava un organetto, e persino il vescovo dovette ammettere che forse, dopo tanta paura, il tempo del Carnevale doveva tornare.
Ma gli Zanni? Nessuno li vide più, e nessuno sapeva chi fossero. Si dice che tornassero ogni anno, quando il mondo diventava troppo triste. Altri giuravano che fossero solo un sogno, un’illusione nata dal desiderio di vivere ancora.
Solo una cosa era certa: su "Lu Piantò de Screcco' ", qualcuno aveva inciso una frase con la punta di un coltello: "Ben venga maggio e il gonfalon selvaggio".
Che ritorni, allora, Primavera dopo queste imposte quaresime che hanno voluto fare cenere dei vini e lacrime dei baci, noi attendiamo senza maschera con il volto al nuovo sole.
Vittorio Camacci