Ascolinscena 2024-2025
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Al teatro PalaFolli di Ascoli Piceno la XVII Edizione della rassegna di commedie
E’ al nastro di partenza la XVII edizione di Ascolinscena, la rassegna di commedie del Teatro PalaFolli organizzata da Castoretto Libero, DonAttori, Li Freciute e la Compagnia dei Folli.
Come ogni anno, il cartellone di otto appuntamenti ci terrà compagnia fino alla primavera con una variegata offerta di spettacoli.
La nuova stagione prenderà il via il prossimo sabato 26 ottobre alle ore 21:00 e si concluderà sabato 8 marzo 2025.
Il cartellone della nuova edizione è nato dopo le selezioni finali a cui hanno partecipato 56 compagnie da tutta Italia proponendo spettacoli differenti ma tutti particolarmente comici.
Il cartellone prevede 6 spettacoli in concorso, 1 replica fuori concorso del nuovo spettacolo della Compagnia dei DonAttori e la serata finale che quest’anno avrà una novità. Durante la serata del 8 marzo 2025, infatti, oltre ad ospitare il concorso Avis in Corto, giunto alla sua VI Edizione, avremo la messa in scena dello spettacolo fuori concorso “Fratelli e sorelle”, divertente commedia sulle dinamiche familiari durante la spartizione di una eredità. Nell’occasione della serata finale di Ascolinscena saranno annunciati anche i vincitori dei Premi 2024-2025.
Gli spettacoli in programma sono stati selezionati dalla giuria degli organizzatori e sono risultati tutti di alta qualità artistica e capaci di affrontare i temi più disparati con la lente dell’ironia e della comicità. I temi trattati sono i più diversi, dai consueti tradimenti amorosi, agli strani rapporti con i vicini di casa o particolari disavventure in un ascensore. Gli spettacoli al PalaFolli saranno in grado di coinvolgere il pubblico in avvincenti storie in cui risata e divertimento non mancheranno, senza dimenticare qualche momento di riflessione e commozione.
Questi gli spettacoli della XVII Edizione di Ascolinscena:
26 ottobre 2024 NON MI DIRE TE L’HO DETTO Compagnia del Pierrot – Giugliano (NA)
09 novembre 2024 QUANDO VENGONO I VICINI Compagnia Secondavolta – Firenze
23 novembre 2024 COSE TURCHE Compagnia Il Teatraccio – Grosseto
07 dicembre 2024 CLASSE DI FERRO Compagnia La Marmotta – Fagnano Olona (VA)
11 gennaio 2025 PICCOLI MISFATTI A BROADWAY Compagnia DonAttori – Ascoli Piceno – FUORI CONCORSO
25 gennaio 2025 ALLA RICERCA DI EVELINE Compagnia La Cricca – Taranto
08 febbraio 2025 I 39 SCALINI Amici del Teatro di Pianiga – Pianiga (VE)
08 marzo 2025 FRATELLI E SORELLE – Gli Avanzati (Porcari – LU)
AVIS IN CORTO – tre corti teatrali in concorso + Premiazione
Da lunedì 14 ottobre sarà possibile sottoscrivere i nuovi abbonamenti e dal 21 ottobre sarà possibile acquistare i biglietti singoli per ogni spettacolo. Sono già iniziate le vendite con diritto di prelazione per i vecchi abbonati che fino a venerdì 11 ottobre possono confermare il proprio posto in platea.
Costi:
Abbonamento (8 spettacoli): € 80,00
Biglietto singolo spettacolo: € 13,00.
Info www.palafolli.it – 0736 35 22 11 (orario biglietteria PalaFolli – dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00).
“Salute in cammino per la cultura” - Offida
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“Salute in cammino per la cultura”: sabato 5 ottobre a Offida per parlare del merletto
Nuovo appuntamento, sabato 5 ottobre, con l’iniziativa “Salute in cammino per la cultura”, promossa per il settimo anno consecutivo dall’Unione Sportiva Acli Marche Aps.
Questa volta sarà Offida a ospitare un evento dedicato al merletto.
Sarà un vero e proprio percorso culturale nella città, con visita guidata gratuita alle botteghe artigiane e al Museo del Merletto.
La manifestazione è realizzata grazie al sostegno di Regione Marche e Comune di Offida, assessorato al turismo.
Il programma dell’iniziativa prevede il ritrovo dei partecipanti alle 15,30 in Piazza del Popolo e a seguire un percoso cittadino della durata di circa 2 ore.
Per partecipare (massimo 50 persone) occorre prenotare tramite un messaggio al numero 3939365509 indicando il proprio nome e cognome.
“Camminata dei musei" a Montemonaco
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Museo della Sibilla, Museo sistino di arte sacra e Montemonaco:
gli ingredienti di una nuova tappa del progetto “Camminata dei musei” che ha superato le 5000 presenze
Il Museo della Sibilla, il Museo sistino di arte sacra e la città di Montemonaco saranno gli ingredienti di una nuova tappa del progetto “Camminata dei musei”.
Si tratta di una manifestazione che si svolgerà domenica 5 ottobre con raduno alle 10 in via Trieste presso Villa Curi a Montemonaco.
L’iniziativa è realizzata da U.S. Acli provinciale Aps col sostegno di Bim Tronto e la collaborazione di Sistema museale Piceno, Musei sistini del Piceno e Sibillini experiences.
La partecipazione all’evento è gratuita con un massimo di 40 presenze, ma occorre prenotare con un messaggio al numero 3939365509, entro il 3 ottobre, indicando il proprio nome e cognome.
Il progetto “Camminata dei musei” di U.S. Acli provinciale Aps è un progetto giunto alla decima edizione con 5000 presenze registrate in 119 manifestazioni organizzate nelle province di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e Teramo.
Si tratta di strutture museali nella maggior parte dei casi situate nei comuni del cratere del sisma 2016/2017 che hanno assoluta necessità di essere maggiormente conosciuti e valorizzati.
Quello che resta dei tigli a bordo strada - di Vittorio Camacci
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"Laghismo o Gualandrianesimo... Questo è il dilemma"
Da ragazzini si vive di miti e di eroi. Io ne ho avuti tanti dal gruppo musicale dei Nomadi al portiere Dino Zoff, dal ciclista Claudio Chiappucci allo scalatore Reinhold Messner. Abbiamo bisogno di persone a cui identificarci a ogni età. Ci servono modelli da seguire che possano ispirarci, che possano spingerci ad essere migliori. Ma chi è davvero un eroe? Quando ero ragazzo per me era una persona che si sapeva imporre con la sua forza e le sue qualità, con i suoi numeri eccellenti, insomma un individuo famoso, ammirato e vincente. Più tardi ho capito che, invece, potevano essere eroi anche persone sconfitte, finite male: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Martin Luther King. Insomma, ho imparato che gli eroi non vincono sempre, vivono in costante pericolo, impossibilitati a condurre una vita normale, a volte, umiliati, percossi, schiacciati. Ma hanno la capacità di donarsi agli altri, di essere eroi del noi più di quelli che impongono il loro io, aprendo nuovi orizzonti, soprattutto per le generazioni che verranno.
Di questi ne ho conosciuto uno realmente, una persona in apparenza normale che è venuto nella Laga dalla città e ci ha insegnato a rimboccarci le maniche per dare valore alle nostre tradizioni, non solo in maniera folkloristica. Si chiama Roberto Gualandri ed ha creato una rete territoriale di persone simpaticamente chiamate da qualcuno: " I Gualandriani"! Il suo merito principale è quello di averci fatto vedere il nostro territorio con occhi nuovi, anche tecnologici.
I piccoli villaggi della Laga stanno morendo, dal punto di vista ambientale non è un male: tornano a crescere gli alberi, ricompaiono gli animali selvatici, la terra prende un nuovo respiro. Ma dal punto di vista umano è un disastro perché così scompaiono le antiche tradizioni artigianali, i lavori ancestrali di sussistenza e con essi la cura del territorio. Così Roberto ci ha proposto un viaggio nel tempo e nello spazio, la conoscenza che nasce nell'incanto di pensieri e sentimenti ormai perduti, insomma ha cercato di fare qualcosa per fermare il fenomeno dello spopolamento delle nostre terre. Ci ha fatto capire che le nostre tradizioni hanno un valore per le loro qualità, sono speciali e possono creare ricchezza e questo è l'unico modo per fermare i giovani che altrimenti devono scappare. Ed è così che nelle zone di montagna è nata un'iniziativa culturale: il Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga che ha ravvivato il territorio, ha attirato turisti e camminatori, ha creato lavoro e vita, quindi non un'esaltazione nostalgica del passato ma una visione moderna ed anche tecnologica di turismo sostenibile. Ora siamo sinceri, dire che ci siano degli scettici sul "Gualandrianesimo" non è una cosa da ingenui, tonti o superati. D'altronde c'è ancora chi si fida degli astrologi, dei cartomanti, dei maghi e persino dei lettori di fondi di caffè. E qui capiamo che ancora il male c'è, esiste e talvolta assume i contorni del buio assoluto di fronte al quale siamo tentati ad alzare le mani in segno di resa. Ma noi proviamo ad anticiparlo, a prevedere dove possa annidarsi.
Il diavolo è astuto, la sua radice è piccola, ma lo si può riconoscere dai dettagli. Non sempre si veste da cattivo e più di frequente indossa un abito elegante, scarpe lucidate di fresco, magari guida un suv appena uscito dalla fabbrica. Esso punta a separare, a dividere comunità e famiglie con parole in apparenza cortesi e con modi falsamente delicati. Suggestioni da rifiutare in blocco, con il Diavolo non si parla a costo di apparire stupidi. Il Male assoluto non si sfida a viso aperto ma cercando forza nell'umiltà. Provare per credere!
Vittorio Camacci