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DIRE FARE ASCOLTARE: AD APRILE AD ASCOLI PICENO IL FESTIVAL DEDICATO A RADIO E
PODCAST
Annunciato durante il World Radio Day, il grande evento del 5 e 6 aprile porterà nella città
marchigiana i più importanti editori del mondo dell’audio
Ascoli Piceno si prepara ad accogliere Dire Fare Ascoltare, il festival dedicato al mondo della
radio e del podcasting, in programma il 5 e 6 aprile 2025. L’annuncio è stato dato in occasione
del World Radio Day dal Direttore Artistico Andrea Borgnino, che ha svelato i primi dettagli
della due giorni interamente dedicata alla voce, al racconto e alla potenza dell’audio.
Un appuntamento unico nel suo genere che vedrà la presenza dei più grandi editori del settore
radiofonico e podcasting, da Spotify a Chora Media, da One Podcast alla RAI, insieme a
tantissimi professionisti e appassionati che ogni giorno danno voce a storie e contenuti di
valore.
Un festival per tutti: incontri, workshop e approfondimenti
Nel cuore di Ascoli Piceno, Dire Fare Ascoltare sarà un’occasione imperdibile per esplorare il
mondo dell’audio in tutte le sue sfaccettature. Webradio, podcast indipendenti, radio
tradizionali, innovazione e inclusione saranno i temi cardine del festival, con una serie di
panel, talk e momenti di confronto aperti a professionisti e curiosi.
Per chi vuole scoprire gli strumenti e le strategie per creare e promuovere il proprio podcast,
non mancheranno workshop tecnici dedicati ai podcaster e ai digital creator, con sessioni
guidate dai principali player del settore, tra cui Spotify e Spreaker.
L'importanza della Radio e del Podcast per la Comunità e l'Inclusione Sociale
Dire Fare Ascoltare non è solo un evento per gli appassionati di radio e podcast, ma una vera e
propria occasione per esplorare il ruolo fondamentale di questi mezzi come strumenti di
inclusione sociale. La radio e il podcasting danno voce a chi spesso non viene ascoltato,
creando connessioni tra persone, comunità e territori. In un’epoca di rapida digitalizzazione,
questi mezzi rimangono accessibili a tutti, abbattendo barriere culturali e tecnologiche. La
rassegna dedicherà momenti speciali alla narrazione inclusiva, con esperienze di radio
comunitaria e progetti che valorizzano le storie di chi vive ai margini della società,
dimostrando come il potere della voce possa davvero unire e trasformare.
Il Main Event: una celebrazione dell’audio e del suo futuro
Il momento clou del festival sarà il Main Event, un grande incontro con i protagonisti della
radio e del podcast, per riflettere sull’evoluzione del settore e sulle nuove opportunità offerte
dalle piattaforme digitali. Un’occasione per esplorare il futuro dell’ascolto e il ruolo che la
narrazione sonora avrà nei prossimi anni.
Tutti gli eventi di Dire Fare Ascoltare sono gratuiti e aperti al pubblico. È possibile iscriversi sul
sito ufficiale direfareascoltare.it.
Le dichiarazioni
Andrea Borgnino, Direttore Artistico del festival:
"L’idea di Dire Fare Ascoltare nasce dalla volontà di creare un punto di incontro tra il mondo della
radio e quello del podcasting, due realtà in continua evoluzione che oggi più che mai dialogano
tra loro. Ascoli Piceno sarà per due giorni la capitale dell’audio, un luogo dove scoprire, imparare
e soprattutto ascoltare."
Il team di Radio Incredibile, organizzatore dell’evento:
"Abbiamo sempre creduto nella forza della voce e nella sua capacità di raccontare il mondo in
modo autentico e coinvolgente. Dire Fare Ascoltare sarà un festival fatto di persone, storie ed
esperienze, con un occhio attento alla crescita della comunità di podcaster, webradio e amanti
dell’audio. Non vediamo l’ora di accogliervi tutti!"
Per maggiori informazioni e iscrizioni, visita il sito ufficiale direfareascoltare.it.
Tutto l’evento si avvale del contributo della Fondazione Carisap, del patrocinio del comune di
Ascoli Piceno e della collaborazione tecnica del digital partner Webeing
Torna "Mirabilia Marche"
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Riceviamo e pubblichiamo
COMUNICATO STAMPA 21 febbraio 2025
L’arte marchigiana svela nuovi segreti: torna "Mirabilia Marche" con Fondazione Marche Cultura
L’invito della Fondazione a segnalare opere d’arte e tesori storico-artistici meno noti che meritano di essere raccontati e valorizzati
Opere enigmatiche, dettagli nascosti, storie d’arte mai raccontate prima. Dopo il grande successo della prima stagione, Mirabilia Marche torna da oggi sui canali digitali di Fondazione marche Cultura con una nuova serie di episodi che continueranno a svelare curiosità e segreti del patrimonio artistico marchigiano, rendendo l’arte un’esperienza più coinvolgente e accessibile a tutti.
Promosso da Fondazione Marche Cultura e curato dallo storico dell’arte Rodolfo Bersaglia, il progetto prosegue la sua esplorazione di capolavori, artisti e vicende affascinanti che hanno segnato la storia della regione, offrendo nuove chiavi di lettura tra aneddoti sorprendenti e misteri ancora da decifrare.
Con oltre 200.000 persone raggiunte e un crescente coinvolgimento del pubblico, la prima fase di Mirabilia Marche, inizialmente concepita come un ciclo di cinque episodi con cadenza quindicinale, ha dimostrato quanto la divulgazione culturale digitale possa rendere l’arte più accessibile e appassionante. Forte di questo successo, il progetto si evolve e diventa una rubrica stabile del sito della Fondazione Marche Cultura, con un appuntamento fisso a cadenza mensile. La nuova stagione continuerà a esplorare il ricco tessuto artistico delle Marche con un approccio coinvolgente e multidisciplinare, approfondendo storie, personaggi ed enigmi ancora poco conosciuti.
"Siamo entusiasti di rendere Mirabilia Marche un appuntamento fisso, perché crediamo fortemente nella capacità della comunicazione digitale di avvicinare le persone al nostro straordinario patrimonio culturale. - Afferma Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura - I numeri raggiunti ci confermano che c’è un forte interesse per racconti d’arte che sappiano emozionare, incuriosire e offrire nuove chiavi di lettura. Questo progetto non è solo un viaggio nella storia, ma una finestra aperta su dettagli sorprendenti e storie che meritano di essere scoperte e condivise. Vogliamo continuare a stimolare il dibattito culturale, offrendo contenuti di qualità che parlino a un pubblico sempre più vasto e trasversale".
Il professor Rodolfo Bersaglia, esperto in arte e architettura adriatica e docente a contratto presso l’Università Politecnica delle Marche, vanta una lunga carriera nella divulgazione culturale. Autore di numerose pubblicazioni e vincitore di prestigiosi premi, ha collaborato con importanti istituzioni culturali, sia a livello nazionale che internazionale.
"Ogni opera ha una storia incredibile da raccontare - sottolinea Bersaglia curatore del progetto - e troppo spesso resta nell’ombra. Con Mirabilia Marche vogliamo portare alla luce non solo dettagli meno noti, ma anche nuove interpretazioni e curiosità che possano offrire spunti di riflessione, sia a chi si occupa di arte e cultura, sia a chi semplicemente vuole lasciarsi affascinare dal nostro straordinario territorio. Questa nuova stagione sarà ancora
più avvincente: ci saranno enigmi da risolvere, legami insospettabili tra artisti e opere, e soprattutto una narrazione pensata per coinvolgere e appassionare il pubblico".
Il progetto si apre ulteriormente alla partecipazione del territorio: Fondazione Marche Cultura invita istituzioni, enti locali e cittadini a segnalare opere d’arte, cicli pittorici o tesori storico-artistici meno noti che meritano di essere raccontati e valorizzati. La volontà è quella di costruire un percorso di riscoperta condiviso, che metta in luce il patrimonio diffuso della regione e ne rafforzi la conoscenza attraverso la narrazione digitale.
Gli episodi saranno composti da una video lezione, che verrà pubblicata sul canale YouTube della Fondazione Marche Cultura e sul sito www.fondazionemarchecultura.it, accompagnata da pillole brevi e accattivanti che saranno distribuite sui canali social Instagram, Facebook e TikTok della Fondazione.
“Camminata dei musei” fa tappa a Montedinove
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Il progetto “Camminata dei musei” fa tappa a Montedinove
Appuntamento domenica 23 febbraio
Il borgo di Montedinove ospiterà un nuovo appuntamento con l’iniziativa “Camminata dei musei”.
Unione Sportiva Acli APS, infatti, è partner del Progetto Romantici Sibillini finanziato tramite Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, da finanziare nell’ambito del PNRR M1C3I2.1 “Attrattività dei borghi” - linea B – finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura.
La “Camminata dei musei” si svolgerà domenica 23 febbraio a Montedinove con raduno alle 9,30 nel piazzale davanti alla chiesa di San Tommaso Becket..
Il programma della manifestazione prevede la visita al Museo della mela, al borgo e alla chiese di Montedinove.
La partecipazione all’evento è gratuita, con un massimo di 35 presenze, ma occorre prenotare con un messaggio al numero 3939365509, entro il 20 Febbraio, indicando il proprio nome e cognome.
Caccia "grossa" - di Vittorio Camacci
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Era ancora buio, sulle cime della Laga, un rumore in lontananza ruppe il silenzio di quella notte di inizio dicembre. Due fari squarciarono con sciabolate di luce le tenebre, mentre divenne sempre più forte il rombo di un motore, spinto al massimo dei giri, per vincere quell'impossibile salita su quella mulattiera improvvisata, piena di fango e buche. Era una moderna jeep, adibita al trasporto dei cani addestrati dalle guardie forestali. La parte posteriore dell'automezzo era stata modificata per far posto a due cassoni di legno che ospitavano ognuno una coppia di cani. In silenzio, un maresciallo grassottello, dopo essersi calato il cappuccio del giubbotto, aiutò i suoi uomini a far scendere i cani, legandoli ad un vicino albero, dopo averli muniti di un collare GPS. Nel sottostante canalone, un giovane tenente, aiutandosi con una torcia led schermata, sistemava guardie armate dietro gli alberi, come Pollicino con le briciole di pane. Erano una quindicina di uomini che procedevano nel massimo silenzio, in fila indiana, senza fumare, stando bene attenti a non far rumore calpestando rami secchi e fronde. Intanto le tenebre lasciavano campo libero alla luce del giorno che stava già schiarendo la cima del monte Pannicaro. Il freddo era intenso e le pareti del canalone erano ricoperte da una gelida e delicata trapunta di ghiaccio. Il maresciallo si era rifugiato all’interno della macchina insieme ad un brigadiere attempato venuto dalla città. Dopo aver bevuto un sorso di caffè bollente versato da un termos elettrico, collegato allo spinotto del cruscotto, disse: "Oggi mi sento che sarà la volta buona!" "Speriamo" rispose il brigadiere. "Ormai è troppo tempo che l'Anarchico ci frega!" L' "Anarchico" era un bracconiere gigantesco, che le guardie avevano nel "mirino" da tanto tempo. Quello che non sapevano era che questo "lupo solitario", per una serie di circostanze fortuite, fosse davvero un uomo speciale. Unico sopravvissuto di una famiglia di boscaioli, si era forgiato l'esistenza tra i boschi della Laga, respirando a pieni polmoni l'aria salubre e frizzantina, rafforzando la muscolatura in maniera impressionante con il duro lavoro. Aveva imparato a cavarsela da solo, in modo anomalo, nutrendosi di ortaggi, erbe e frutta selvatica, oltre che di selvaggina da lui stesso cacciata che gli forniva un apporto smodato di proteine che lo avevano fatto diventare possente e vigoroso, novanta chili di muscoli nel pieno della forza e dell'età. Conosceva a menadito tutti i sentieri e le "forre" della Selva e quella notte si era rifugiato in una grotta senza accendere il fuoco, tanto era abituato al freddo. La luce dell'alba a fatica cancellava gradatamente il buio della notte e già s'intravvedevano nella bruma le scheletriche cime dei faggi. "È ora!" Disse il maresciallo. Scesero dalla jeep, indossarono i giubbotti antiproiettile ed i gambali in cordura antistrappo, tirarono fuori i corti mitra PMX Beretta, di cui tutti erano armati, poi, preso al guinzaglio i cani si distanziarono di circa cento metri gli uni dagli altri. Il brigadiere accese la radio VHF e dopo aver premuto il tasto di chiamata, disse: "Occhio alle postazioni, partiamo!" Dopo un attimo il tenente rispose: "Roger!" Poi con il passaparola avvisò i suoi uomini. Cercando di fare il meno rumore possibile, le guardie caricarono silenziosamente le armi e rimasero in attesa. Il maresciallo liberò i cani che si lanciarono naso a terra alla ricerca di un odore particolare lasciandosi sfuggire in preda all'eccitazione dei guaiti. L'udito sensibilissimo dell' "Anarchico" li sentì e subito scattò in piedi volando letteralmente a gambe levate lungo la china del monte, saltando come un capriolo i ruscelli ed i terrapieni. Una guardia era stata piazzata alla fine del bosco, proprio all'inizio di una radura, l’ ”Anarchico" si stava dirigendo proprio verso di lei, con calma olimpica, dopo aver acceso l'ottica a punto rosso, aveva imbracciato la carabina, puntandola verso il piccolo guado seminascosto nella fitta macchia, dove immaginava sarebbe passato il bracconiere e aspettava con calma il bersaglio. L' "Anarchico" arrivò alla velocità di un camoscio, la guardia lo vide ed il punto rosso si spostò di colpo nel petto del gigante che stava arrivando. Fu un secondo, proprio nell'attimo in cui il militare premeva il grilletto, l'uomo braccato scattò improvvisamente di lato per evitare la pozza d'acqua, tornando, così, al coperto nel bosco per poi fuggire sulla sinistra sguarnita del canalone. Anche questa volta l'inafferrabile ribelle alle leggi dello Stato, con un pizzico di fortuna, li aveva fregati! La Natura, ancora una volta, ha ricordato all'uomo i limiti della sua tecnologia.
"Tutto ciò che un uomo può immaginare, la natura lo ha già creato"
"La civiltà sta producendo macchine che si comportano come uomini e uomini che si comportano come macchine"
Vittorio Camacci