La Veglia - di Vittorio Camacci
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La notte di Natale è densa di mistero, in essa si mescolano sacro e profano, religione e magia, fede e superstizione, antiche leggende e ingenue credenze, specialmente i bimbi, in balia degli anziani, riempiono la notte di stupori, di favole e di sogni.
Una volta, finita la cena, ci si radunava intorno al camino per aspettare insieme la “Messa di mezzanotte”. Si raccontavano favole e leggende, questo compito spettava ai vecchi che riempivano le ore sull’argomento natalizio, ambientato nella vita di tutti i giorni, non privo di una visione sociale e di una rivalutazione del mondo dei poveri. C’era San Giuseppe che cercava un letto per Maria e tutti gli albergatori ed i parenti lo cacciavano perché era povero; la solidarietà dei miseri pastori accorsi appena sentito il pianto del Bambinello; San Giuseppe che si era perso tutto e non aveva visto niente perché era andato a prendere l’acqua poi tornato nella stalla non aveva trovato, come gli altri, il Bambino avvolto da una gran luce, allora egli provava a recuperare la Grazia portando il fuoco nel mantello senza bruciarsi facendo concorrenza al bue ed al somarello che invece lo scaldavano con il fiato e chi avrebbe potuto salvare il Figlio di Dio se non loro. I contadini lo sapevano perché essi erano gli animali più umili della stalla.
Comunque il pezzo forte dei racconti era l’arrivo dei Re Magi nei quali c’era tutta la saggezza, la forza, e la ricchezza dei grandi re, il fascino dell’Oriente, l’omaggio del potere al povero Cristo nato in una grotta, dentro una povera mangiatoia.
I bambini sentivano i brividi alla schiena quando si parlava della crudeltà di Erode che per invidia faceva scannare tutti i neonati di quella notte, ma l’Innocente si salvava nell’epica “fuga in Egitto” con i feroci soldati di Erode dietro sguinzagliati nella campagna.
Intanto, avvicinandosi la mezzanotte, gli animali nella stalla parlavano ma nessuno li aveva mai sentiti perché chi ci aveva provato era morto all’istante e così arrivava l’ora della messa, vi si andava tutti imbacuccati perché le chiese di montagna erano fredde e piene di spifferi ma si sopportava tutto in allegria e gioia. Poi si tornava a casa e ci si addormentava tra le braccia degli adulti, sotto grandi coperte di lana guardando le stelle alla finestra. Si cercava la Cometa, la “stella con la coda”, e visto che non c’era, si dormiva tranquilli perché tutti sapevano che essa era bella ma anche crudele: la prima volta aveva annunciato la nascita del Messia, ma quando fosse tornata, avrebbe annunciato la fine del mondo.
Questa era la notte di Avvento, carica di prodigi e presagi. Il grande miracolo della nascita del Redentore si frantumava in mille altri portentosi avvenimenti ed avventure, il cielo scendeva sulla Terra, il sole al mattino riprendeva il suo cammino nell’allungare le ore di luce. Questa era l’umanità del Natale da cui riemergevano gli antichi miti, le paure, le angosce, le speranze e le certezze stratificatesi nei millenni. L’universo era racchiuso in quel bambino deposto sulla paglia che esorcizzava con il suo fascino il terrore delle cose infinite ed inspiegabili, così la notte si illuminava di significato e rendeva tutto possibile.
Vittorio Camacci
“La Bottega che vorrei”
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“La Bottega che vorrei” 22 dicembre 2022 ore 17:00
Ascoli Piceno, 19 dicembre 2022- Bottega del Terzo Settore organizza un evento gratuito aperto a tutta la comunità e alla sua compagine sociale il prossimo giovedì 22 dicembre a partire dalle ore 17:00.
L’evento si chiama “La Bottega che vorrei” e prende il nome dal percorso di valutazione partecipata che Bottega stessa sta portando avanti con i propri soci, studiando con essi l’impatto del progetto Bottega del Terzo Settore; si parlerà quindi di valutazione sociale con Francesca Broccia, antropologa valutatrice esperta nella costruzione di innovativi strumenti e processi di sviluppo delle organizzazioni e dei territori fragili.
Per questo, la tematica scelta per fare da cornice alla serata sarà la rigenerazione delle aree lontane su cui si focalizzerà l’intervento di apertura della Fondazione Carisap parlando del suo coraggioso operato. Si parlerà della rigenerazione dei luoghi, quegli spazi dismessi, recuperati e destinati a nuovi usi comunitari. Infatti, lo scorso 1° ottobre in occasione della giornata europea delle Fondazioni, grazie alla Fondazione Carisap, Bottega è stata menzionata come uno degli oltre 100 luoghi in tutta Italia dove le comunità e le fondazioni realizzano insieme iniziative locali di rigenerazione, apparendo anche in un servizio del TG5. Per l’occasione Bottega ospiterà un’altra delle realtà italiane mappate, il Rondò dei Talenti di Cuneo, un importante progetto di rigenerazione voluto e promosso dalla Fondazione CRC che ha cambiato volto e funzioni trasformando l’ex sede di UBI Banca in uno spazio per la comunità. Un polo aperto a tutti da 0 a 99 anni che si sviluppa intorno al tema del talento.
Sarà poi la volta di Antonella Nonnis, architetto legato al progetto Zenone, che ci parlerà di come un luogo possa generare una comunità attraverso la tematica delle comunità ereditarie e l’esempio del progetto “Voler Bene a Grottammare”.
Non poteva mancare la performance artistica, affidata al talentuoso Neri Marcorè attore, doppiatore, impressionista, conduttore televisivo e cantante italiano.
Tutto l’evento sarà raccontato dai microfoni di Radio Incredibile associazione di promozione sociale, una radio di comunità la cui mission principale è quella di raccontare il territorio, valorizzandolo mediante il potente strumento che è il microfono.
L’evento è GRATUITO ma è necessario prenotarsi per poter partecipare.
Il modulo di registrazione è disponibile qui:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-bottega-che-vorrei-487690825387?fbclid=IwAR32HtDUFrdkS2LGiLrPW9v7-stcBhJJk_kd9RkuU-LULsW6zOEZnzgPMew
Passeggiata naturalistica di Santo Stefano
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Il 26 dicembre la decima edizione della Passeggiata naturalistica di Santo Stefano
OFFIDA – Il 26 dicembre è in programma la decima edizione della Passeggiata naturalistica di Santo Stefano.
La manifestazione, divenuta ormai un classico per il giorno dopo Natale, prenderà il via alle ore 9,45 in Piazza del Popolo, prevede l’attraversamento di un percorso naturalistico della durata di circa 2 ore al termine del quale si tornerà sul punto di partenza.
La partecipazione all’iniziativa, organizzata in collaborazione con U.S. Acli Marche e provinciale APS e assessorato allo sport del Comune di Offida, è gratuita ma occorre preiscriversi entro il 23 dicembre con un messaggio al numero 3939365509, indicando la data della manifestazione e nome e cognome di chi partecipa.
In caso di pioggia o maltempo la manifestazione non si svolgerà.
Saranno applicati il protocollo e le linee guida nazionali U.S. Acli di contenimento Covid19.
Si tratta di una opportunità per stare all’aria aperta e per fare attività fisica.
Si consigliano abbigliamento e calzature comode e di portare una bottiglietta d’acqua.