Il quarto Re - di Vittorio Camacci
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 142
IL QUARTO RE
Nella notte di Natale, il cielo di Betlemme, fu illuminato dall’apparizione della Stella Cometa, tutti rimasero stupiti e si chiedevano cosa fosse e da dove venisse quell’astro tanto luminoso. Alcuni saggi compresero che quella stella annunciava la venuta del Messia, come dicevano le Sacre Scritture, e così si misero in cammino seguendo il suo brillare. La leggenda dice che erano tre: Gaspare della Numidia che portava un calice d’oro; Melchiorre dall’ Egitto con un vaso d’incenso; Baldassarre che conduceva un’ampolla di preziosa mirra. I doni che essi conducevano al Divino Bambino avevano un valore simbolico: l’oro rappresentava il trono, il potere di quello che sarebbe stato il Re dei Re; l’incenso era il simbolo del Divino per indicare l’origine Celeste del Bimbo sulla mangiatoia; la mirra incarnava la guarigione dell’Uomo unto alla sua fine nel Santo Sepolcro. Mio nonno sfatava sempre questo racconto, raccontandomi una leggenda tramandatagli da suo nonno, al quale era stata raccontata dal suo. Una storia, insomma, nata tra i nostri monti tanti anni fa, che narrava dell’esistenza di un quarto Re, il Re delle Api, un re contadino di nome Bantorto che aveva scambiato il miele prodotto dalle sue api ed il frumento raccolto nei suoi campi con tre bellissime perle di mare prima di imbarcarsi con il suo asinello alla volta della Giudea dove in un sogno aveva visto brillare la Stella Cometa. Dopo un lungo viaggio in mare, una volta giunto nelle terre d’oriente, si fermò in un villaggio e cercò una locanda, davanti alla quale trovò steso a terra un povero storpio affamato. Bantorto decise di consegnare una perla all’oste in cambio di vitto e alloggio per il povero storpio, poi ripartì verso Betlemme. Giunto sopra le montagne vide una fanciulla con le mani legate. Era stata rapita dai briganti per essere venduta come schiava. Bantorto prese un’altra perla, ci pagò i briganti per il riscatto e riportò la ragazza al suo paese riconsegnandola alla sua famiglia. Ripreso il suo cammino arrivò in un piccolo borgo dove sentì una madre urlare verso un soldato che con la spada in pugno stava per trafiggere un piccolo innocente. Bantorto prese dalla sacca l’ultima perla, la diede allo sgherro di erode, fermando così la sua mano omicida per poi consegnare il neonato alla mamma piangente. Finalmente Bantorto, dopo tanto vagare, seguendo la Stella, giunse alla grotta di Betlemme, vide i pastori accampati con i greggi fuori dalla grotta illuminata da una luce particolare, sbirciò dentro e vide Giuseppe che vegliava mentre Maria cullava Gesù. Il povero falegname di Nazareth si accorse di lui e lo invitò ad entrare chiedendogli chi fosse. Bantorto titubante teneva la testa bassa, aveva vergogna di dire chi era, gli si inumidivano gli occhi e non riusciva a parlare. Maria, commossa da tanto pudore, gli sorrise dolcemente tanto da indurre Bantorto a mettersi una mano sul cuore ed inginocchiarsi davanti al Sovrano Bambino dicendo: “Ho venduto il mio miele ed il mio grano, ho comprato tre perle da portarti in dono, ora sono a mani vuote e non posso onorarti”. Maria gli si avvicinò e gli rispose: “hai le mani vuote perché ciò che avevi l’hai donato ai poveri, ai disperati, ai bisognosi, i fratelli di Gesù, quello che tu hai fatto, l’hai fatto in suo nome e per la sua gloria”. Dopo aver detto queste parole mise il Bimbo tra le braccia di Bantorto che fu il primo, dopo Maria e Giuseppe, ad avere l’onore di avere Nostro Signore sul petto ricevendo così la Grazia per il resto della sua vita.
Vittorio Camacci
Passeggiata naturalistica di Santo Stefano
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 263
Il 26 dicembre l’undicesima edizione della Passeggiata naturalistica di Santo Stefano
OFFIDA – Il 26 dicembre è in programma l’undicesima edizione della Passeggiata naturalistica di Santo Stefano.
La manifestazione, divenuta ormai un classico per il giorno dopo Natale, prenderà il via alle ore 9,45 in Piazza del Popolo, prevede l’attraversamento di un percorso naturalistico della durata di circa 2 ore al termine del quale si tornerà sul punto di partenza.
La partecipazione all’iniziativa, organizzata in collaborazione con U.S. Acli Marche APS e assessorato allo sport del Comune di Offida, è gratuita ma occorre preiscriversi entro il 22 dicembre con un messaggio al numero 3939365509, indicando la data della manifestazione e nome e cognome di chi partecipa.
In caso di pioggia o maltempo la manifestazione non si svolgerà.
Si consigliano abbigliamento e calzature comode e di portare una bottiglietta d’acqua.
All'IIS Fermi Sacconi Ceci 1° premio progetto CMB
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 256
PROGETTO "CMB - Composite Materials Beeswax" Primo Classificato al "Premio Storie di Alternanza e Competenze 2023"
Il Progetto “CMB - Composite Materials Beeswax” (Materiali compositi con cera d’api) dell’IIS Fermi Sacconi Ceci si è aggiudicato il primo posto al Premio “Storie di Alternanza e Competenze” 2023 promosso dalla Camera di Commercio delle Marche.
Il titolo del progetto, CMB, è anche l’acronimo dell’indirizzo Chimica Materiali Biotecnologie difatti studentesse e studenti dell’Indirizzo “Chimica e Materiali” sono stati i protagonisti della ricerca scientifica su materiali compositi innovativi realizzata in collaborazione con il Prof. Carlo Santulli dell’Università degli Studi di Camerino, candidato come tutor d'eccellenza per aver seguito con passione e dedizione i giovani studenti-ricercatori assieme ai docenti d'istituto.
Il contesto da cui è partita l’iniziativa dello studio è l’arnia tecnologica messa a dimora nel cortile
dell’istituto nel 2022 con la realizzazione del “Progetto Apiamoci” che si occupa di monitoraggio ambientale attraverso le api e che sta vedendo nascere attorno a sé numerosi spazi e campi di apprendimento innovativi in cui il superorganismo alveare è il primo insegnante.
Il progetto CMB - Composite Materials Beeswax ha avuto l'obiettivo di studiare nuove formulazioni di bioplastiche e nell’ottica dell’economia circolare lo scarto ceroso dovuto alla smielatura dell’apiario scolastico è diventato una nuova materia prima che mescolata e trasformata assieme ad altri scarti naturali e sintetici attraverso processi chimici e fisici ha portato alla realizzazione di prototipi di materiali compositi.
Le classi dell’articolazione “Chimica e Materiali” si sono occupate dello studio, della progettazione e realizzazione di questi nuovi materiali; partendo dagli scarti offerti dal bar d’istituto come fondi di caffè e bucce di arancia si sono formulate delle bioplastiche a cui l’inclusione dell’oro giallo delle api sembra conferire proprietà antisettiche, idrofobe e buona elasticità meccanica. Grazie alla collaborazione con l’indirizzo professionale “Industria e artigianato per il Made in Italy – Moda” sono stati testati anche accoppiamenti della cera con scarti tessili tra cui diverse tipologie di cotone e il TNT utilizzato per la produzione di mascherine chirurgiche. Fondamentale per la divulgazione del progetto è stata anche la collaborazione con alcuni studenti dell’indirizzo di “Informatica” che hanno supportato il progetto editando dei video divulgativi accattivanti.
E' possibile visualizzare i video prodotti sul canale youtube d'istituto:
Video Prog. CMB - https://youtu.be/VbBTrwTh7Vg
Video Tutor d'eccellenza - https://youtu.be/20hr4Xp40rA
Prosegue così il percorso in cui giovani studentesse e studenti dell’istituto diventano ricercatori di nuove conoscenze scientifiche a servizio della comunità e a salvaguardia delle nostre amiche api, difatti l’obiettivo che i ragazzi si sono posti è quello di recuperare, a fine vita dei materiali, la preziosa cera che le api possano riutilizzare per il loro alveare.
Il progetto la scorsa primavera aveva già vinto il contest di divulgazione scientifica S-factor promosso dell’Università di Camerino e prosegue in questo anno scolastico per approfondire scenari di ricerca ancora inesplorati.
Il Dirigente Scolastico Ado Evangelisti auspica che tali attività di ricerca in azione possano diventare sempre più i luoghi prediletti per l’apprendimento delle nuove generazioni, in cui al sapere si affianca la sperimentazione e la scienza diventa un bene comune da condividere che possa rispondere alle esigenze attuali del mondo
Percorsi culturali piceni: Offida
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 218
“Percorsi culturali piceni – dieci storie da narrare”
Sabato 16 dicembre appuntamento con “Opere d’arte devozionali: le chiese di Offida”
Sabato 16 Dicembre, a partire dalle ore 15 a Offida, è in programma il nono appuntamento col progetto “Percorsi culturali piceni – dieci storie da narrare”.
Sono state più di 350 le persone che hanno partecipato a una o più delle precedenti tappe dell’iniziativa che si sono svolte a Spinetoli, Cossignano, Monteprandone, Castorano, San Benedetto del Tronto, Appignano del Tronto, Ascoli Piceno e Acquasanta Terme.
“Percorsi culturali piceni – dieci storie da narrare” è un progetto organizzato dall’Unione Sportiva Acli Marche Aps e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno nell’ambito del bando “Eventi e manifestazioni culturali”.
Anche la Fondazione Nazionale delle Comunicazioni ha concesso un contributo nell’ambito del bando “Iniziative di terzi” e la Regione Marche in riferimento al bando “Progetti accoglienza”.
Il programma della manifestazione di sabato 16 dicembre prevede il ritrovo dei partecipanti alle 15 in Piazza del Popolo a Offida e a seguire l’attraversamento di un percorso culturale, con guida turistica abilitata, dedicato a “Opere d’arte devozionali: le chiese di Offida”.
La manifestazione viene realizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale di Offida, assessorato allo sport e al turismo.
La partecipazione è gratuita ma occorre prenotare inviando un messaggio al numero 3939365509 entro il 14 dicembre. Saranno comunque accettate un massimo di 28 iscrizioni.
Dopo l’appuntamento di Offida ne è in programma un altro venerdì 29 dicembre a Montedinove.