“My Secret Place” al Cotto Jazz Club
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Il prossimo venerdì 18 Novembre alle ore 21.00
il Cotton Jazz Club ospiterà il quartetto di Roberto Gatto
che presenterà il nuovo album “My Secret Place”.
My Secret Place è il nuovo disco di Roberto Gatto, straordinario batterista e compositore, simbolo del jazz italiano in Italia e nel mondo. Il disco è stato realizzato con il suo quartetto, che vanta la presenza di musicisti di grande talento come Alessandro Lanzoni al piano, Alessandro Presti alla tromba e Matteo Bortone, per l’occasione sostituito da Giulio Scianatico, al contrabbasso.
My Secret Place è un lavoro abbastanza variegato ma con un unità stilistica precisa – afferma Gatto – frutto della consolidata collaborazione con tutti i componenti del gruppo. My secret place è anche il nome che ha dato al suo studio, il luogo dove tutto è nato e ha preso forma, un posto magico che è stato fondamentale nel difficile momento pandemico.
My secret place esce dopo circa tre anni dal precedente cd del quartetto, Now. Anche in questo caso la scelta dei brani si è articolata in larga parte su composizioni originali scritte da tutti i componenti del gruppo ma anche su alcune riletture di musiche prese in prestito da repertori diversi e non necessariamente provenienti dal mondo del jazz.
INFO E PRENOTAZIONI
Il costo del concerto per i non associati sarà di € 20 e per gli associati € 10.
È possibile prenotare il tavolo per cenare gustando le ottime pizze cotte al forno a legna da Bruno inviando un messaggio whatsapp al 331.3242057 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Vi ricordiamo che la prenotazione da diritto all’ingresso ma non ad un posto riservato, vi consigliamo quindi di arrivare in anticipo.
CONTATTI
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📱 331.3242057
Arte e agricoltura nella storia di Ascoli
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appuntamento il 12 novembre
“Arte e agricoltura nella storia di Ascoli”. E’ questo il titolo di un nuovo evento culturale gratuito, con guida turistica abilitata, organizzato da U.S. Acli provinciale nell’ambito del progetto “Camminata dei musei del gusto”.
L’iniziativa si svolgerà sabato 12 novembre con partenza alle 15,30 da Piazza Arringo in Ascoli Piceno e prevede un itinerario cittadino dedicato alla storia della città tra arte ed agricoltura.
La prenotazione è obbligatoria e va effettuata con un messaggio al numero 3939365509 indicando nome e cognome di chi partecipa.
E’ previsto un tetto massimo di 100 partecipanti.
In caso di pioggia la manifestazione sarà spostata ad altra data.
Nel corso dell’iniziativa saranno applicati il protocollo e le linee guida U.S. Acli nazionale di contenimento Covid19.
Alla realizzazione dell’iniziativa collabora anche Qualis Lab – laboratorio analisi cliniche.
"Harp & Tap" al PalaFolli
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LA MAGIA DELL’ARPA CELTICA INCONTRA IL RITMO DEL TIP TAP
Sabato 12 novembre 2022, al teatro Palafolli di Ascoli Piceno, andrà in scena per la prima volta nel nostro territorio uno spettacolo unico nel suo genere.
Adriano Sangineto e Ilaria Suss si esibiranno in “Harp & Tap”, uno spettacolo espressione dell'inedito connubio artistico tra arpa celtica e tap dance.
Con suoni e ritmi dalle colorazioni inaspettate, spaziando da una grottesca maschera della commedia dell'arte, fino al ritmo pulsante di un ragtime "anni '30", Sangineto e Suss daranno vita ad una performance frizzante e di grande impatto, alternando i ruoli in scena e dimenticando ogni tipo di connotazione precostituita.
Adriano Sangineto è un musicista (specializzato in arpa celtica), compositore e arrangiatore italiano. Ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Milano dove si è laureato in clarinetto e composizione sperimentale.
Fin dalla tenera età inizia a respirare musica nell’ambiente della liuteria paterna di Michele Sangineto, dove viene a contatto con numerosi musicisti, quali Nicanor Zabaleta, Alan Stivell, Derek Bell, Carlos Nunez e altri. Nel 2002 inizia a suonare l’arpa celtica da autodidatta e intraprende la via della sperimentazione libera negli ambiti musicali più disparati: dalla musica antica a quella moderna, passando per la musica classica, il new age, il pop, e rivalutando la musica popolare italiana ed europea con arrangiamenti originali. Ha all’attivo 13 incisioni discografiche (come solista e in gruppo) e numerose collaborazioni con artisti del panorama italiano ed europeo.
Ilaria Suss inizia a muovere i primi passi di danza fin da piccolissima ma è dopo il diploma presso l’accademia “MTS musical the school” diretta da P. Olivieri e M. Frattini che prende vita la sua avventura professionale. Dopo le esperienze come ballerina in televisione e piccole parti nella prosa come attrice, nel 2004 realizza il suo grande sogno entrando nella Compagnia della Rancia nel cast di “Pinocchio”. Si esibisce ed è assistente coreografa in Italia e all'estero in numerosi musical quali "Cabaret", "Pinocchio", "Happy Days" e"Grease". E' docente di tip tap e musical jazz in molteplici scuole.
L’appuntamento è per sabato 12 novembre al PalaFolli teatro per immergerci nel magico mondo di suoni cristallini dell’arpa celtica accompagnati dal frenetico ritmo del tip tap.
BIGLIETTO RIDOTTO disponibile per iscritti a scuole di musica, conservatori musicali, scuole di danza, corsi di teatro, corsi Palafolli
Ingresso €12,00 Ingresso ridotto €8,00
Inizio spettacolo ore 21:00
Info e biglietti: www.palafolli.it // 0736 352211
Una Santa incerta - di Vittorio Camacci
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A Capodacqua Santa Filomena era molto venerata tanto che c’era un sodalizio dedicato alla Santa. Le iscritte, rigorosamente vergini, nel giorno di fine agosto a Lei dedicato, sfilavano in processione portando la statua della Santa per tutto il paese partendo dalla chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Ad oggi non esistono notizie reali sulla vita di Santa Filomena, ma ciò non esclude che nel paesino ai piedi di Forca Canapine grande era la Fede che scaturiva dalla sua virtù verginale. Intanto bisogna dire che esistono due sante con questo nome: quella di San Severino Marche, i cui resti sono presenti nella Basilica di San Lorenzo in Doliolo dal 1527, quando vi furono ritrovati, e la più nota Filomena di Roma, acquisita nell’elenco dei santi poco dopo la scoperta del suo sepolcro nel 1802 all’interno delle Catacombe di Santa Priscilla.
Per ambedue mancano riferimenti storici che non solo ce ne dichiarino l’esistenza, ma mancano elementi di corrispondenza tra le reliquie e la figura dichiarata. La loro cancellazione dal calendario liturgico, ma non dal tributo di culto, avvenuta nel 1969, nasce proprio da questo problema. Per la Santa di San Severino Marche ci si rifà ad una scheda poco leggibile accanto ad un corpo femminile in cui si leggeva trattarsi di Santa Filomena dei Chiavelli, signori di quella zona, risalente al VI secolo d.C. al tempo di Totila re dei Goti. L’altra Santa Filomena fu scoperta nel 1802 a Roma, durante gli scavi delle Catacombe di Santa Priscilla. Nella tomba coperta da tre tegole di terracotta su cui c’era la scritta “Filumena Pax Tecum”, fu ritrovato un corpo femminile, con al fianco un’ampolla rotta e simboli del martirio. Questi resti furono traslati a Mugnano del Cardinale nella Chiesa della Madonna delle Grazie, dove una suora, Maria Luisa di Gesù, dichiarò di aver avuto in visione, un resoconto dalla Santa stessa della sua vita: figlia del Re di Corfù si recò tredicenne con i genitori a Roma per chiedere grazia all’imperatore Diocleziano. Inaspettatamente l’imperatore si innamorò di Lei e voleva sposarla, ma essendosi consacrata a Dio lei rifiutò; subì minacce e punizioni, ma fu irremovibile fino a quando Diocleziano la fece decapitare.
Come abbiamo detto, questa Santa venne cancellata dal calendario liturgico nel 1969, anche se la Chiesa lasciò al culto locale e privato la libertà di esprimersi. Per quanto ne sappiamo, a Capodacqua già dal 1955 la Statua di Santa Filomena non usciva più in processione per il fatto che tra la popolazione del paese, in calo demografico per via dell’emigrazione, era sempre più difficoltoso trovare giovinette in stato di grazia pura.
Vittorio Camacci