La seconda parte di stagione al Cotton Jazz Club Ascoli
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Il prossimo venerdì 26 Gennaio alle ore 21.00 si terrà il primo
concerto della seconda parte di stagione con
Roberto Ottaviano Quartet “Pinturas”
SETTE CONCERTI PER LA SECONDA PARTE DI STAGIONE
Si inaugurerà il prossimo venerdì 26 Gennaio la seconda parte di stagione con il quartetto dello storico sassofonista italiano Roberto Ottaviano.
Dopo circa 25 anni di progetti realizzati insieme ad artisti provenienti da varie parti del pianeta, non è un caso se questo nuovo quartetto nasca dalla sua terra. Nasce infatti dalla convinzione che in questo angolo del mondo esistano ormai delle capacità e sensibilità mature, connotate da una forte personalità. Doti estremamente intrise di tutte le culture e quindi dalle musiche del mondo che le hanno attraversate e che, come nei racconti dei viaggiatori, hanno sedimentato visioni, umori ed aspirazioni. Il jazz diventa qui il “pennello” veloce con cui rappresentare paesaggi e storie immaginarie, i colori sono una infinita tavolozza costituita da tutte le musiche profondamente amate e che rappresentano ancora oggi, l’idea di un messaggio nella bottiglia. Ecco come si compone Pinturas, un affresco dinamico e proiettato verso il futuro ma tuttavia profondamente radicato nell’archetipo del Sud.
Line-up:
Roberto Ottaviano - sassofono contralto e soprano
Nando Di Modugno - Chitarre
Giorgio Vendola - Contrabbasso
Pippo D’Ambrosio - batteria
PROGRAMMA LIVE 2024
Sette imperdibili concerti che sapranno trasportarvi in un emozionante viaggio musicale all’interno del variegato arcipelago del jazz!
Artisti italiani, americani e nord-europei si alterneranno sul palco del Cotton jazz Club e sapranno rappresentare alla perfezione lo stato di salute attuale del jazz.
Si alterneranno progetti legati alla tradizione come quello della contattante e pianista americana Champion Fulton, progetti autoriali italiani come il quartetto di Roberto Ottaviano o il quintetto della nota cantante Ada Montellanico, avremo l’onore di ospitare una delle ultime leggende viventi del jazz mondiale come Kirk Lightsey, storico pianista di Dexter Gordon e potremo assaporare le nuove tendenze nord-europee con il trio del pianista estone Kristjan Randalu che presenterà il suo ultimo lavoro discografico uscito con la famosa etichetta tedesca ECM e il quartetto della rising star del jazz Polacco, Piotr Schmidt.
Ci saluteremo il 7 giugno con una delle più longeve e famose formazioni olandesi, quella capitanata da Paul Van Kamenade. In questo concerto, con location ancora da confermare, verrà presentato ed introdotto il terzo capitolo del nostro festival JazzAP!
Siamo convinti che ci siano tutti gli ingredienti per attraversare l’inverno e la primavera e catapultarci nell’estate a suon di JazzAP!
Vi aspettiamo, non potete mancare!
PROGRAMMA GENNAIO/GIUGNO
26 GENNAIO ROBERTO OTTAVIANO “PINTURAS”
16 FEBBRAIO PIOTR SCHMIDT 4ET “TRIBUTE TO STANKO & KOMEDA”
15 MARZO CHAMPION FULTON TRIO
05 APRILE ADA MONTELLANICO “CANTO PROIBITO”
19 APRILE KRISTJAN RANDALU TRIO “ABSENCE”
03 MAGGIO KIRK LIGHTSEY QUARTET
07 GIUGNO PAUL VAN KAMENADE QUINTET
INFO E PRENOTAZIONI
La prenotazione è possibile solo per cenare con il menu della Bottega Panichi 1943 dello chef Roberto Di Sante.
Le prenotazioni per l’aperitivo/cena si potranno effettuare al numero 329.9267595.
CAMPAGNA ABBONAMENTI
Vi invitiamo a far parte della famiglia del Cotton iscrivendovi alla nostra associazione. Basta riempire il modulo che trovate in allegato, inviarlo per mail o presentarlo la sera stessa del concerto.
Oltre ad aiutarci a crescere avrete l’opportunità di risparmiare alcuni euro!
Tutti gli ingressi avranno il costo di € 20 ma per gli associati € 10 ed il costo della quota associativa sarà di € 50.
SCARICA IL MODULO PER ASSOCIARTI
CONTATTI
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Dopo le festività, torna la rassegna "Ascolinscena"
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Dopo le festività natalizie, torna sabato 13 gennaio 2024 alle ore 21:00 la rassegna di commedie Ascolinscena del Teatro PalaFolli di Ascoli Piceno con lo spettacolo “Killer” della Compagnia Teatro di Sabbia di Vicenza.
Ascolinscena è organizzata da Castoretto Libero, DonAttori, Li Feciute e la Compagnia dei Folli e torna per la seconda parte delle proposte selezionate per la sedicesima edizione. Lo spettacolo “Killer” concorre all’assegnazione dei Premi Ascolinscena e vedrà sul palco i due soci fondatori della compagnia Teatro di Sabbia, Mattia Bertolini e Melissa Franchi, affiancati da Anna Giacomini. Lo spettacolo è arricchito dal musicista Simone Cosma e la regia è di Eros Emmanuil Papadakis.
La storia racconta di Catia e Olivia, madre e figlia, che sistemando i bagagli dopo un viaggio in un paese esotico e sconosciuto si trovano una misteriosa valigia, che non appartiene a nessuna delle due. Decidono quindi di aprirla, trovandosi davanti una sorpresa davvero inaspettata. Nella confusione provocata dalla bizzarra scoperta, irrompe Fabio, vicino di casa, venuto a reclamare la valigia. Messo di fronte alla scoperta, Fabio nega che l’oggetto sia suo. È qui l’inizio di una serie di equivoci e situazioni che condurranno i tre protagonisti verso un inaspettato finale.
Lo spettacolo verrà votato dal pubblico abbonato per l’assegnazione del Premio Gradimento del Pubblico e sarà giudicato dalla competente giuria che visiona tutte le proposte della Rassegna.
Ascolinscena è sostenuta da Uilt – Unione Italiana Libero Spettacolo, della sezione Marche, e Fainplast srl.
Dopo lo spettacolo, sarà possibile incontrare gli attori presso il Bar del PalaFolli durante la consueta degustazione di Vini della Cantina Velenosi di Ascoli Piceno offerta dalla ditta Xentek Produzioni Televisive. La degustazione sarà accompagnata da stuzzichini proposti dal Tigre di Villa Pigna.
E’ possibile acquistare i biglietti presso il PalaFolli teatro oppure on-line sul sito www.palafolli.it.
Inizio spettacolo sabato 13 gennaio 2024 ore 21:00, costo biglietto € 12,00.
Info:0736-352211 oppure www.palafolli.it
Gli inverni di una volta - di Vittorio Camacci
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Una storia che, parlando di inverni e gelate, testimonia che nei secoli passati ci furono inverni talmente rigidi da congelare il fiume Tronto al punto di permettere alla gente di attraversarlo a piedi. L' ultimo di questi "grandi" inverni fu quello del 1929. Fioccava sulle terre arquatane e, l'improvviso, la sera si faceva magia. Nei villaggi di montagna, cresciuti intorno a vetusti campanili, calava il silenzio che solo la neve sapeva regalare. Sembrava di immergersi, come d'incanto, in un presepio ed in ogni casa fioche luci si facevano largo tra le imposte penetrando nell'oscurità esterna, tramutando i nostri paesi in una piccola Betlemme, racchiudendo le gioie, i dolori, le vicende piccole e grandi di ogni famiglia. Erano notti di profondo silenzio, le strade deserte attraversate di tanto in tanto da bestiole che camminavano sopra la neve e da qualche solitario passante che tornava dalla stalla. Nell'aria si dipanavano i profumi inconfondibili del fumo dei camini, della legna che ardeva, profumi antichi che parlavano di un tempo in cui le cose andavano, forse un po' meglio anche se c'era tanta miseria. Perché in quei tempi chi dettava le leggi della vita era la "provvidenziale" natura sempre pronta a fornire il necessario per il mantenimento delle comunità. Di fronte al focolare corre, inevitabilmente, il ricordo, specialmente ora che nelle SAE non l'abbiamo più, a tempi ormai passati. Tempi in cui gli inverni erano quelli veri, in cui le nevicate erano abbondanti e il clima rigidissimo congelava anche il fiume ed i fossi. Ricordo bene le nevicate straordinarie del 1985, quando le temperature scesero anche oltre i 20° sotto zero oppure la tempesta di neve del gennaio 2017 che sommerse tutto il centro Italia provocando la tragedia di Rigopiano. Ma per gli inverni, quelli veri, si deve andare ancora più indietro nel tempo. Ho avuto il privilegio di ascoltare i racconti dei più anziani, che in tante occasioni mi hanno parlato delle sere d'inverno passate davanti al focolare, in tempi in cui non c'erano le televisioni, né tantomeno i telefonini. Sere trascorse in famiglia, ascoltando le fiabe o pregando il rosario insieme. Per cena un po' di polenta abbrustolita e poco altro. Come c'erano coloro che, per riscaldarsi passavano le serate nelle stalle, seduti tra il fieno e la paglia a scaldarsi con il fiato delle bestie, parlando del più e del meno, a raccontarsi storie e barzellette o giocando a carte. Qualcuno leggendo queste righe, forse non sa nemmeno di essere stato concepito in una stalla o in un fienile, ma a quei tempi accadeva anche questo. Oggi nell'era del progresso, in cui si gira il mondo in auto, si ha l’imbarazzo della scelta su cosa seguire sui social o in televisione, si è creata molta più solitudine e anche fare i figli è diventata una cosa inconsueta. Come una rarità è la stessa neve che si fa vedere sempre più raramente ed anche questo è evidentemente un segno dei mutamenti climatici in corso, lo dice semplicemente la storia e di questo si deve fare tesoro sempre, perché serve a vivere il presente ed a costruire il futuro. Come abbiamo detto, l’ultimo "grande" inverno fu quello del 1929 ma ci furono situazioni in passato molto più siberiane o polari. Da alcuni scritti abbiamo dedotto che nel 1216 e nel 1234 un’immensa ondata di freddo fece morire persone, animali domestici e selvatici, distrusse raccolti e alberi da frutto. Congelarono interi greggi di pecore e le fonti storiche raccontano di persone trovate morte assiderate nei loro letti. Sul finire del 1400, esattamente tra il 1481 ed il 1491 ci furono lunghissimi inverni. Altro inverno terribile fu quello del 1549 ma il più tremendo di tutti fu nel 1709, considerato tuttora il più rigido della nostra storia. Tra gennaio ed aprile quasi tutta l'Europa fu investita da un'anomala ondata di freddo che paralizzò anche l'alta valle del Tronto causando un elevato numero di vittime tra la popolazione. Perirono quasi tutte le piante da frutto. Roma rimase isolata per le intense nevicate e da lì partì un’influenza, una vera e propria pandemia che insieme alla carestia fece una carneficina. Nel 1815, l'eruzione del vulcano Tambora in Indonesia, provocò nell' emisfero settentrionale un "anno senza estate", causa le polveri eruttive che oscurarono l’atmosfera, vi furono inverni rigidissimi, carestie ed un'epidemia di tifo che provocò lutti in tutta la valle. Fu una delle peggiori catastrofi del diciannovesimo secolo. Nel secolo scorso, lo abbiamo già in parte detto, gli inverni più freddi furono quelli del 1929, del 1956 e del 1985. La storia, nel suo incedere, ci dirà se situazioni come quelle del passato torneranno, un breve ma disastroso esempio lo abbiamo avuto nel gennaio del 2017. Nel frattempo non resta che attendere la luce di un nuovo gelido giorno e l’arrivo, sul davanzale, del pettirosso e della cinciallegra in cerca di cibo rimpiangendo il fuoco del caminetto e lo scoppiettare della legna che arde.
" Il fuoco è l'anima di ogni luce e nella luce si avvolge"
Vittorio Camacci
L'Antico e le palme - S. Benedetto del Tronto
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L’Antico e le Palme
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Rotonda Giorgini – Viale Buozzi
6 e 7 gennaio 2024
Scopri l'Eccellenza dell'Antiquariato e del Vintage a San Benedetto del Tronto!
Il nuovo anno inizia con un tuffo nel passato a San Benedetto del Tronto, con il tanto atteso Mercato dell'Antiquariato e Vintage che si terrà nei giorni 6 e 7 gennaio. L'evento si svolgerà nell’isola pedonale della città, tra la rotonda Giorgini, viale Buozzi e corso Moretti.
Questo mercato è un'opportunità straordinaria per gli amanti dell'antiquariato, i collezionisti e gli appassionati del vintage di immergersi in un mondo ricco di fascino e storia. Con espositori accuratamente selezionati provenienti da varie regioni d’Italia, il mercato vanta una vasta gamma di oggetti, dai mobili d'epoca agli accessori vintage, dai gioielli alle opere d'arte.
Data: 6 e 7 gennaio
Orario: dalle 9 alle 19
Luogo: isola pedonale di San Benedetto del Tronto
Cosa aspettarsi da questa edizione? Oggetti che raccontano storie, con pezzi unici e autentici che aggiungeranno carattere alla tua casa o collezione. Un’atmosfera coinvolgente con musiche vintage e la possibilità di interagire con appassionati e esperti del settore.
Invitiamo gli appassionati di antiquariato, vintage e chiunque sia curioso di esplorare il passato a unirsi a noi in questo weekend straordinario. Non solo avrete la possibilità di fare affari unici, ma contribuirete anche a sostenere il patrimonio culturale della nostra comunità.
Un’occasione imperdibile per celebrare l'eleganza senza tempo e l'eredità storica a l’Antico e le Palme di San Benedetto del Tronto.
info: Segreteria organizzativa Brandozzi A. & C snc tel 0736 256956 - 393.9862023
www.mercatiniantiquari.com Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FB mercatini antiquari IG mercatiniantiquari
EDIZIONI 2024:
30, 31 marzo e 1° aprile (Pasqua) – 28 29 30 giugno - 23 24 25 agosto