Si avvia alla conclusione il progetto “Ricostruzione sportiva e Destinazione benessere”
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Si sta avviando alla conclusione il progetto “Ricostruzione sportiva e Destinazione Benessere”.
Le iniziative, infatti, andranno avanti fino al 28 ottobre.
Il progetto è promosso dall’assessorato allo sport e turismo del Comune di Offida, in collaborazione con l’Unione Sportiva Acli Marche Aps.
Sabato 22 ottobre si è svolto un evento sportivo e culturale dedicato alla storia della bacologia ad Offida con la guida turistica Valeria Nicu.
E’ stato attraversato il centro storico cittadino con un percorso che ha narrato la storia di una attività che ebbe un ruolo importante nella vita economica del territorio e non solo di Offida.
Ma è stata anche l’occasione per fare una semplice camminata che ha comunque effetti positivi sulla salute di cittadini di ogni età.
Domenica 16 ottobre, invece, è stata realizzata la “Camminata naturalistica e a 6 zampe” sull’anello della Madonna della sanità. Si è trattato di un evento “plastic free” con tutti i partecipanti che si sono dedicati anche alla raccolta della plastica trovata abbandonata o gettata via lungo il tragitto.
All’iniziativa hanno partecipato tante persone provenienti dalle province di Ascoli Piceno e Teramo in compagnia dei loro amici in 4 zampe. Anche in questo caso è stata l’occasione per svolgere attività fisica su di uno splendido percorso a stretto contatto con la natura.
Proseguiranno invece fino al 28 ottobre le attività di scacchi e dama.
Ogni venerdì, dalle 17 alle 19, presso la sala lettura di Corso Serpente Aureo, si svolgeranno lezioni e partite libere con la presenza di istruttori federali.
L’iniziativa è riservata ai bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado (per informazioni si può contattare il numero 3442229927).
La partecipazione a tutte le attività del progetto “Ricostruzione sportiva e Destinazione Benessere” è gratuita.
"Ritorno a casa sulle orme della Sibilla" presentazione alla Rinascita
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Camminata dei musei a Colli del Tronto
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Domenica 23 ottobre una camminata dei musei
dedicata Colli del Tronto ed al Museo della Bacologia
Domenica 23 ottobre, con partenza alle 17 da Piazza XXV aprile a Colli del Tronto, in programma una iniziativa culturale dedicata al Museo della bacologia, alla Chiesa di Santa Felicita ed alla Fonte di Santa Cristina.
Si tratta di una nuova tappa del progetto “Camminata dei musei”, iniziativa che valorizza le strutture museali delle regioni Marche ed Abruzzo e che abbina la promozione del territorio all’incremento dell’attività fisica.
L’iniziativa è curata da U.S. Acli provinciale Aps col sostegno del Bim Tronto, col patrocinio del Comune di Colli del Tronto, la collaborazione della Pro Loco di Colli del Tronto e non prevede costi di partecipazione.
Sarà un vero e proprio viaggio cittadino per ammirare le ricchezze culturali ed artistiche di Colli del Tronto ma anche lo splendido Museo della bacologia, una attività economica molto importante per il nostro territorio.
Per partecipare occorre inviare un messaggio al numero 3939365509 indicando nome e cognome di chi sarà presente entro il 21 ottobre.
Ulteriori informazioni sui prossimi appuntamenti del progetto “Camminata dei musei” possono essere acquisite sul sito www.cooperativemarche.it .
Le api arquatane
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Il terzo millennio si è rivelato catastrofico per il nostro territorio, tra pandemie, riscaldamento globale e disastri ecologici ci si è messo anche il terremoto a mettere a rischio la sopravvivenza del nostro Comune. Nonostante ciò l'opinione pubblica locale rimane affaccendata in altre...incombenze e nessuno ha notato che da qualche anno nelle nostre terre si sta perpetrando una strage che, pur essendo di vitale importanza per l'agricoltura locale, è passata quasi sotto silenzio:la morte di tante api autoctone.
Un recente studio scientifico ha stabilito che in meno di cinque anni, dieci milioni di alveari sono spariti dalla faccia della Terra. Calcolando che in ognuno di essi erano presenti circa 60.000 api, la dimensione di questa strage ecologica appare in tutta la sua drammatica dimensione. Questi laboriosi insetti, oltre a fornirci il loro prezioso e dolce prodotto, sono responsabili di oltre la metà delle impollinazioni delle piante per noi vitali. La scomparsa delle api crea un impoverimento del nostro patrimonio vegetale che in pochi decenni potrebbe provocare un disastro ecologico.
Quali sono le cause di questa strage di insetti preziosi ed innocenti? La risposta è scontata: è colpa dell'uomo. Gli insetticidi ed i pesticidi sistemici o neonicotinoidi, poco dannosi per noi, sono invece letali per gli insetti perchè paralizzano il loro sistema nervoso, impedendone le funzioni vitali che li porta in breve tempo alla morte. Un altro grosso problema è rappresentato da un'erbicida totale, ampiamente usato in agricoltura, il glifosfato. Inoltre le api devono fare i conti son un altro nemico, questa volta un coleottero esotico, inconsapevolmente importato dal Sudafrica, l'Aethina Tumida che provoca la distruzione dell'alveare.
Anche i cambiamenti climatici hanno portato sconvolgimenti nel mondo dell'apicoltura, infatti il caldo ha fatto spostare, di anno in anno, sempre più a nord la nidificazione di un uccello, bello ma micidiale per le api: il gruccione. Questo volatile è ghiottissimo delle api che portano un carico di nettare, sono per lui come un cioccolatino ripieno.
Tutte queste cause hanno contribuito a ridurre la nostra produzione di miele, causando l'aumento dei prezzi e soprattutto l'arrivo di furbetti specializzati nella sofisticazione di questo delizioso alimento.
I miei ricordi giovanili si fermano, con nostalgia, alle scorpacciate fatte con pane casereccio, spalmato di miele e ricotta, al tempo una merenda da principino. Le api erano considerate animali domestici, in ogni fattoria erano presenti cinque o sei alveari dislocati in posti strategici come il frutteto, l'orto ed il bosco. Io mi tenevo alla larga da queste cassette, piantate su pali di legno, avevo paura di punture dolorose, ma restavo incantato, quando, a distanza di sicurezza, vedevo i contadini lavorare attorno alle api. Bardati e armati di soffietti a fumo, aprivano gli alveari e smielavano.
Vi prego, fermiamo questa terribile strage, sarebbe davvero imperdonabile, per la nostra cecità ecologica, condannare all'estinzione le nostre future generazioni.
"Se le api morissero, avremmo solo quatto anni di vita" Einstein
Vittorio Camacci