Urse balla - di Vittorio Camacci
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"Urse balla, urse balla
Dai balla urse, dai gira
Batta li zampe, dai gira
Quanta gente fa la fila
Pe’ vedette sardà
Balla urse, urse balla
Dai tira e molla
Chi nu' mude 'u ch'netre
Tutta la vita adà ballà'
Ma chie'ppe n' zecche de botte
Si ni'n me fe' guadagnà
Urse balla, urse balla."
Partiamo da un presupposto, gli orsi non amano l'uomo, perché l'uomo li ha sempre perseguitati, li ha quasi sterminati ritenendoli un pericolo per gli alveari, per i suoi animali domestici, per i raccolti e per la sua incolumità. Ma gli orsi odiano l'uomo perché in alcuni casi li ha catturati. Quelli che lo facevano si chiamavano "Orsari". Gli cavavano i denti, gli strappavano le unghie, li nutrivano a miele e vino cotto e gli insegnavano a ballare a suon di bastonate. Fino all'ottocento nelle fiere dei nostri paesi si potevano ammirare questi orsi addestrati legati con una catena ed una museruola, costretti a stare su due zampe mentre un tamburo ed una cornamusa suonavano. Tutto questo finì quando gli orsi si estinsero quasi completamente, non certo per l'intervento delle associazioni animaliste che all'epoca non esistevano. Oggi gli orsi sono tornati, forse proprio quando gli uomini peggiori se ne sono andati, seguendo una migrazione spontanea che sale dalle montagne abruzzesi verso quelle sibilline. Ma gli orsi ancora soffrono: scacciati dai contadini, uccisi dai bracconieri, costretti a scappare inseguiti dai sorveglianti dei cantieri delle gallerie. Ancora sono usati nei circhi e negli zoo e rischiano sempre l'estinzione. È vero l'orso non ama l'uomo, dobbiamo farcene una ragione, questo grande plantigrado perseguitato e ferito nell'anima si è stufato e cerca un riscatto ed una salvaguardia che gli è dovuta. Dobbiamo seguire l'esempio di San Romedio, il quale ammansì l'orso che aveva attaccato e ucciso il suo cavallo. Da quel momento la bestia selvatica fu bardata con i paramenti del cavallo e diventò la sua cavalcatura ed il suo compagno di viaggio. Proprio quello che alcuni secoli prima aveva fatto il "nostro" Sant'Amico con il lupo.
Scappa urse, scappa... che l'uomo è cattivo.
Vittorio Camacci
foto dal web
La Camminata dei musei fa tappa a Castorano
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Sabato 21 maggio, con partenza da Piazza Umberto I, è in programma un nuovo appuntamento con la “Camminata dei musei” che farà tappa a Castorano.
Il programma dell’iniziativa prevede il ritrovo dei partecipanti alle ore 16 ed a seguire una visita guidata gratuita al centro storico del borgo di Castorano ed alle zone limitrofe.
A seguire si potrà accedere al Museo comunale arti e mestieri della civiltà contadina “Giacomo Speca” che proprio per l’occasione sarà inaugurato con i nuovi allestimenti.
L’iniziativa è promossa dall’Unione Sportiva Acli provinciale Aps con il patrocinio del Comune di Castorano, con la collaborazione di 3Sicc Aps, Associazione Padre Carlo Orazi e Qualis Lab – Analisi cliniche.
Per poter partecipare all’iniziativa occorre inviare un messaggio al numero 3939365509 indicando nome e cognome di chi partecipa e la data della manifestazione entro il 18 maggio. E’ comunque previsto un tetto massimo di iscritti pari a 70 persone.
Durante l’iniziativa saranno applicati il protocollo e le linee guida U.S. Acli nazionale di contenimento Covid19.
Ulteriori informazioni sul progetto possono essere acquisite sul sito www.cooperativemarche.it .
Le tracce della devozione ascolana: monumenti funebri ed edicole votive
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“Le tracce della devozione ascolana: monumenti funebri ed edicole votive” il 22 maggio ad Ascoli
Anche quest’anno il Circolo Acli Oscar Romero vuole ricordare lo storico incontro avvenuto il 23 maggio 2015 tra Papa Francesco e le Acli in occasione del settantesimo anniversario della fondazione dell’associazione.
E anche quest’anno lo fa con una iniziativa culturale che partirà da un santuario, quello di San Serafino da Montegranaro ad Ascoli.
L’appuntamento è fissato, per favorire una più ampia partecipazione delle persone, per domenica 22 maggio alle ore 15,30.
L’iniziativa, denominata “Le tracce della devozione ascolana: monumenti funebri ed edicole votive”, sarà un vero e proprio viaggio cittadino su un itinerario artistico e culturale predisposto dalla guida turistica abilitata Valentina Carradori.
La partecipazione è gratuita ma è necessario prenotare con un messaggio al numero 3939365509 entro il 19 maggio indicando nome e cognome di chi partecipa e la data della manifestazione. E’ previsto un tetto massimo di 100 partecipanti.
La manifestazione viene organizzata in collaborazione con l’Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Diocesi di Ascoli Piceno, con il comitato regionale Marche dell’Unione Sportiva Acli Aps e con Qualis lab – analisi cliniche.
Si tratta della sesta edizione (solo nel 2020 venne sospesa causa il lockdown primaverile dovuto al Covid19) di una iniziativa che ha sempre coinvolto numerosi cittadini e che si è svolta due volte a Pagliare del Tronto, con partenza dal Santuario del Cuore Immacolato di Mario e già per tre volte con partenza dal Santuario di San Serafino da Montegranaro ad Ascoli.
RisorgiMarche, verso la sesta edizione
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RisorgiMarche, verso la sesta edizione: anteprima il 17 giugno a Treia con l’Orchestra Cherubini diretta dal Maestro David Fray
Marcorè e Tofoni: “Sarà un Festival sempre più sostenibile, inclusivo ed esperienziale”
RisorgiMarche tocca quota 6. Sei come le edizioni. Ma anche 6 come i format ideati e plasmati all’interno di un festival che, quest’anno, si presenta sempre più all’insegna della sostenibilità ambientale, dell’inclusività e dell’esperienzialità.
La camminata come elemento imprescindibile, dal trekking in montagna a quello urbano. I concerti escursione all’alba e al tramonto. Le proiezioni cinematografiche in collaborazione con FurgonCinema. L’anello ciclabile, pronto a materializzarsi. Il Festival in un Giorno, che dopo lo straordinario debutto nel 2021 a Monte San Martino è pronto ad abbracciare più Comuni. Infine, le tappe al di fuori del cratere sismico, sempre in contesti naturalistici e culturali di alta valenza.
“A 6 anni dalla nascita, RisorgiMarche vuole continuare ad abbracciare le comunità colpite dal sisma - rimarca Neri Marcorè, ideatore della manifestazione insieme a Giambattista Tofoni - la nuova edizione vuole essere ancora più articolata e capace di focalizzare quei temi che costituiscono le fondamenta del nostro festival. Dal rapporto con l’ambiente all’inclusione sociale, ogni singolo appuntamento darà modo a tutti di respirare un’atmosfera speciale, basata sull’incontro con le comunità locali”.
“RisorgiMarche diventa sempre più green - aggiunge Tofoni - anche grazie alla presenza di importanti sponsor che hanno sposato pienamente una filosofia basata sulla sostenibilità. Dopo due anni segnati dall’emergenza pandemica, che ci hanno comunque visto nuovamente protagonisti sulla scena nazionale, riconfermiamo il percorso intrapreso, che ci vede affiancati da numerosi Comuni, resisi già disponibili ad ospitare i nostri eventi, e ad altre Amministrazioni locali, anche al dì fuori del cratere sismico, che in questi giorni hanno manifestato un forte interesse”.
La sesta edizione vivrà venerdì 17 giugno un’anteprima carica di suggestioni: a Treia, infatti, si esibirà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, fondata dal Maestro Riccardo Muti che per l’occasione sarà diretta al pianoforte dal Maestro David Fray, con musiche di Bach e Mozart. L’incasso sarà devoluto all’ANFFAS Onlus Sibillini e al Microbiscottificio Frolla Cooperativa Sociale, due associazioni che si occupano di ragazzi con disabilità e compagne di viaggio di RisorgiMarche da più edizioni.
“Vogliamo ringraziare l’Orchestra Cherubini - conclude Tofoni -. Inaugurare l’edizione 2022 in questo modo rappresenta l’ennesima apertura di RisorgiMarche alla musica classica e alle nuove generazioni di talentuosi musicisti, pronti ad entusiasmare il pubblico con un repertorio di grande respiro internazionale”.