Al PalaFolli di Ascoli Piceno arriva “Ascensore 2 interno 4”
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Sabato 5 marzo 2022 alle ore 21:00 al Teatro PalaFolli di Ascoli Piceno andrà in scena una divertente commedia interpretata da Elisa Gelosi e Cinzia Orlandi della Compagnia Teatrale Terzo Tempo di Civitanova Marche.
Scritto da Giuliano Angeletti dal titolo “Ascensore 2 interno 4”, la commedia racconta l’incontro tra due donne, diversissime tra loro e provenienti da due diversi ceti sociali.
L’imprevisto che le farà incontrare è l’uso di un ascensore nella tarda serata di una domenica. Un architetto per interni, Ingrid, donna rigida, razionale, dedita al lavoro e Marisa, ragazza appariscente e disinibita, avranno modo di conoscersi bene perché l’ascensore su cui sono salite improvvisamente interrompe la sua corsa, imprigionandole. Le due protagoniste, dopo l’imbarazzo e l’antipatia iniziale, impareranno a conoscersi fino addirittura a stimarsi: ma quando l’ascensore finalmente riprende la sua corsa verso l’alto, ognuna torna alla propria vita, ai propri affetti ma con un’esperienza che segnerà per sempre il loro futuro e il finale, come in tutti i testi di Angeletti, sarà una sorpresa.
Sul palco del PalaFolli di Ascoli Piceno due brave attrici, Elisa Gelosi e Cinzia Orlandi, quest’ultima è anche regista dello spettacolo. Una scenografia essenziale, il vuoto intorno all’ascensore, a creare un senso di prigionia ancora più marcato, permetterà alle due attrici di dar vita a due personaggi credibili e coinvolgenti.
I biglietti sono già in vendita presso la biglietteria del PalaFolli e possono essere acquistati on-line dal sito www.palafolli.it. Ingresso € 10,00. Inizio spettacolo ore 21:00.
Per info 0736 352211 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Montagna energetica - di Vittorio Camacci
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Gli attuali venti di guerra, che sono ritornati in Europa, hanno innescato una nuova emergenza energetica, mentre nel nostro piccolo comune è notizia di questi giorni che gli irriducibili capodacquari, noti per non "addomarsi" mai , hanno permesso il ripristino di una piccola centrale idroelettrica della capacità produttiva di 300 kw sufficiente a soddisfare con la sua energia verde tutte le famiglie arquatane (speriamo ad un prezzo equo). Sulle nostre montagne ci sono sempre meno precipitazioni ed ogni anno aumenta la siccità, mentre ciclicamente si abbattono violenti temporali e nubifragi come mai prima, che causano gravi danni alle infrastrutture, frane e smottamenti sono sempre più frequenti. Da alcuni anni il mondo scientifico s'interroga per capire se questi cambiamenti climatici dipendano dall'attività dell'uomo o siano solo un mutamento ciclico imputabile alla Natura. Mentre queste ripetute calamità, preoccupano non poco la popolazione più anziana, lasciano completamente indifferenti i giovani. Essi, purtroppo, sono radicalmente convinti della totale invulnerabilità della società moderna. Pensano, infatti, che le future tecnologie siano in grado di proteggerli da ogni situazione. Cosa potrebbe mai accadere all'uomo del Terzo Millennio? Siamo in grado di bucare enormi montagne, spianare intere colline, deviare il corso dei fiumi, costruire edifici completamente antisismici, possiamo gestire e piegare al nostro volere l'ambiente in cui viviamo. A mio modesto parere tutto questo non è vero, siamo molto più fragili dei nostri avi, soprattutto dei nostri nonni, vissuti un secolo fa. Questa mia affermazione può sembrare assurda ed eretica, invece è la dura realtà ed è facilmente dimostrabile con una semplice e non tanto fantasiosa ipotesi senza andare a scomodare catastrofi astronomiche, nucleari o pandemiche, peraltro possibili, pensiamo ad esempio cosa potrebbe succedere nella nostra valle se venissero distrutte o danneggiate le numerose e preziose centrali idroelettriche. Andiamo ad analizzare, quindi, cosa succederebbe sul nostro territorio, in Italia o nell'intero occidente se accadesse una cosa in apparenza banale: la mancanza temporale di energia elettrica per un arco di tempo relativamente breve, un mese. Sarebbe una catastrofe i cui effetti non sono per il momento quantificabili, ma che si possono approssimativamente prevedere. Senza dubbio la prima grande emergenza sarebbe quella del cibo perché il sistema attuale di distribuzione delle grandi catene alimentari non prevede l'uso di scorte. E' troppo oneroso e non salvaguarda la freschezza dei prodotti. Così in un paio di giorni i prodotti freschi terminerebbero e bisognerebbe buttare anche quelli contenuti nei congelatori. Anche la loro normale vendita sarebbe impossibile con i negozi al buio, le casse ed i computer bloccati. Pur avendo a disposizione notevole quantità di farine non sarebbe possibile neppure la panificazione perché oggi è fatta principalmente con forni elettrici. Ci potremmo accontentare del cibo in scatola, ma anche questo sarebbe destinato ad esaurirsi rapidamente, senza possibilità di rinnovare le scorte. Vi lascio immaginare gli enormi problemi di ordine pubblico che una massa di persone smarrite ed affamate potrebbe causare. La totale mancanza di energia elettrica renderebbe, poi, inabitabili le moderne case, perché diventerebbero prive di illuminazione, ventilazione, rifornimento idrico e riscaldamento. Si pensi anche agli ospedali, dove tutto, compreso i sistemi di sopravvivenza sono elettrici e finito il carburante dei gruppi elettrogeni, tutto resterebbe fermo. Ma questo è niente di fronte a quello che potrebbe succedere nel settore delle comunicazioni, dell’economia e dei trasporti, perché oggi tutto è gestito dai computer e dalle telecomunicazioni, quindi si assisterebbe alla paralisi totale dei trasporti assieme ai settori vitali dell’economia e della finanza. Ad esempio il rifornimento dai distributori di carburante sarebbe impossibile. Anche se si ripescasse il contenuto dei serbatoi con il secchio e l'imbuto, finite le esigue scorte, dalle raffinerie non arriverebbe più nulla perché anche loro sarebbero paralizzate dalla mancanza di elettricità e la stessa sorte toccherebbe alle altre industrie. Ecco dunque l'invulnerabile, saccente e presuntuoso uomo del Terzo Millennio, di colpo ferito nelle sue certezze e convinzioni, che viene riportato indietro nel tempo, ai primi del novecento, ma senza l'attrezzatura, la manualità e la millenaria esperienza degli uomini di quei tempi. Le case moderne spesso non sono dotate di un fornello a legna o di un camino funzionale. Anche se questo ci fosse quante massaie moderne sarebbero in grado di cucinare un minestrone di erbe spontanee in un paiolo attaccato alla catena del camino? Saprebbero procurarsi o riconoscere la verdura necessaria senza mischiare le erbe velenose con quelle buone? Saprebbero uccidere o scuoiare un coniglio? Mungere le bestie domestiche? Spiumare e sventrare un pollo? Eppure queste erano solo alcune delle incombenze che erano alla base della vita dei nostri nonni se non quella dei nostri padri. Ora, se questo mio fantasioso racconto può avervi provocato un fastidioso senso di preoccupante ansia, vi prego di spegnere il telefonino o il computer, aprire il frigo e bere una bibita fresca e dissetante. Una volta rasserenati e ancora convinti che la vostra vita è sempre piena di comodità potete tranquillamente tornare a messaggiare su facebook con gli amici.
Vittorio Camacci
Festival dei due Parchi - Corsa e Camminata del Buon Pastore
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Domenica 27 Febbraio dalle h 09.30
Loc. Faete di Arquata del Tronto (AP)
Il Festival dei due Parchi dà il via alla sua 13° Edizione, quella del 2022, con la Quarta Camminata del Buon Pastore cui si affianca per la prima volta la Corsa del Buon Pastore, invitando ancora una volta runners, camminatori, amanti della natura, grandi e piccini, nonni, nipoti, famiglie con bambini e ragazzi a “percorrere una strada in salita per ricordarci che c’è la speranza di darci ed ottenere quelle possibilità di miglioramento per se stessi, per i proprio paese, per tutto il mondo, nella consapevolezza che la Coralità può creare Bellezza”.Il Festival dei due Parchi presenta questo percorso sui tratturi dei nostri pastori locali e non, perché spesso vengono dimenticati a favore di quelli mediatici, ricordandoli specie ai più giovani, per far riemergere sapori e odori di buono di questi grandi lavoratori indimenticabili, proponendo l’arte di correre e camminare come arte del vivere con saggezza, lungo gli irti sentieri e i tornanti scoscesi, come arte di riconquistare il proprio corpo attraverso il respiro di ciascuno che si fonde nel respiro del mondo.
Il programma della manifestazione prevede una corsa in natura e una eco passeggiata, entrambe su percorso di 10,5 km circa (andata e ritorno), che prenderà avvio dopo la partenza della corsa. La manifestazione si svolgerà con partenza e arrivo da Faete di Arquata del Tronto (AP) con un percorso tra i boschi dell'Arquatano, dalla Chiesetta della Madonna della Neve nella Frazione di Faete sino alla Chiesetta della Madonna dei Santi in frazione Spelonga (e ritorno) e con passaggio sul Monte Cività (1.049 mt) da cui è possibile godere di un panorama unico con affaccio sul Monte Vettore e sul Monte Redentore.
L’evento si svolgerà nel rispetto protocolli necessari alla prevenzione e al contenimento della diffusione del covid-19, come da regolamento della manifestazione.
L'appuntamento è per domenica 27 Febbraio 2022 dalle ore 09.30.
Iscrizione obbligatoria entro il 24 Febbraio; per info ed iscrizioni: www.festivaldeidueparchi.it , 0736.250818.
AVIS IN CORTO e Premiazioni ASCOLINSCENA
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Sabato 12 febbraio 2022 presso il Teatro PalaFolli di Ascoli Piceno si è svolta la III Edizione del Concorso Teatrale organizzato da Ascolinscena e AVIS Provinciale di Ascoli Piceno. AVIS IN CORTO ha ospitato i tre finalisti del concorso che hanno messo in scena tre differenti monologhi interpretati da tre attrici.
A vincere l’edizione 2022 di Avis In Corto è stato “Liberina Addolorata” monologo di Miriam Oufatah (giovane autrice milanese, classe 1994) interpretato da Giovanna Guariniello della Compagnia Medem di Città di Castello (PG). “Liberina Addolorata” è il racconto della vita di una donna nella periferia milanese che ha commosso e divertito il pubblico in sala. Secondo premio per “Beatrice” della Compagnia On Fire-Glitter di Locorotondo (BA) interpretato da Simona Baracco Perrini; al terzo posto “Maschietto o femminuccia?” con Manuela Clerici della Compagnia Piano B di Como. Ai tre corti sono stati assegnate le Gocce d’Oro, d’Argento e di Bronzo, uno splendido manufatto realizzato dal maestro ceramista Barbara Tomassini.
Dopo Avis In Corto la serata è proseguita con la consegna dei Premi Ascolinscena 2021-2022 che ha visto sul palco salire le compagnie che hanno regalato una edizione davvero interessante. Nonostante la pandemia e le difficoltà legate al rispetto delle norme sullo spettacolo dal vivo, gli organizzatori di Ascolinscena sono stati in grado di offrire ben 5 spettacoli in concorso e 2 fuori concorso, con presenza di pubblico sempre crescente.
Gli spettacoli sono stati votati dal pubblico abbonato e dalla giuria degli organizzatori che hanno decretato i seguenti vincitori:
Miglior Attore Non Protagonista: Francesco Facciolli per “E fuori nevica” della Compagnia Ci Credo – Anfass Macerata;
Miglior Attrice Non Protagonista – NON ASSEGNATO
Miglior Attore Protagonista: Danilo Lamperti per “Le prénom – Cena tra amici” della Compagnia Gruppo Teatro Tempo di Carrugate (MI);
Miglior Attrice Protagonista: ex-equo Monica Biagini – Antonella Rebecchi – Stefania Giayvia per “Una volta nella vita” della Compagnia Bottega dei Rebardò di Roma;
Miglior Allestimento: Laboratorio Minimo Teatro di Ascoli Piceno per “L’amico Sancio”
Miglior Spettacolo: “Le prénom – Cena tra amici” della Compagnia Gruppo Teatro Tempo di Carrugate (MI);
Gradimento del Pubblico: “E fuori nevica” della Compagnia Ci Credo – Anfass Macerata. Questo premio è quello assegnato esclusivamente dagli abbonati della rassegna.
La serata è stata molto divertente e c’è stato spazio anche per un momento di riflessione sulla donazione di sangue con le testimonianze del presidente Dino Lauretani e altri membi dell’Avis Provinciale.
Ascolinscena 2021-2022 è stata sostenuta da UILT Marche e Fainplast srl.
Gli organizzatori di Ascolinscena - le compagnie DonAttori, Li Freciute, Castoretto Libero e Compagnia dei Folli - danno l’appuntamento ad ottobre 2022 con la XV Edizione della Rassegna di commedie al PalaFolli teatro di Ascoli Piceno.