Frazioni Pozza-Umito-Pito  
Sabato 18 febbraio 2012  -  nel primo p
omeriggio

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Il Carnevale di Pozza Umito Pito, risale al 1530. In quella data infatti maestri comacini scesi a lavorare negli Appennini, dalla Lombardia importarono la Maschera dello Zanni. Nel corso dei secoli lo zanni lombardo, si è smembrato in tre filoni appenninici: abruzzese, reatino, acquasantano.

 

Nel frattempo nel bergamasco  sul finire del XVI secolo, dalla Maschera ricca dello Zanni discende un illustre figlio povero, Arlecchino che si fece cucire dalla madre un vestito con gli scampoli di tessuti colorati. Sulla maschera indossata da Arlecchino figura una protuberanza all’ altezza della tempia, rappresentante un corno luciferino di cui egli originariamente era dotato.

 

Lo Zanni abruzzese, potrebbe avere dei legami diretti con la Maschera Pulcinella originata nel XVII secolo; nel chietino c’ è una maschera chiamata “Pulcinella abruzzese”, il cui copricapo è molto simile a quello degli zanni acquasantani. Gli Zanni reatini, si caratterizzano dal frastuono infernale che producono e dalla lunga spada di legno.

 

Oggi gli Zanni di Pozza hanno un copricapo a punta (simile a quello, di Pulcinella) chiamato coccarda, da cui scendono tante strisce di carta variopinta (questo pluricromatismo, ci ricorda Arlecchino); inoltre, portano una spada di legno. Nel Gruppo, non mancano: il suonatore di organetto come quello del reatino, i personaggi dei Diavoli che ci ricordano sia Arlecchino che i rumori infernali degli Zanni reatini, i Carabinieri che acciuffavano i contadini rei di contravvenire al divieto di lavorare a Carnevale.

 

Nel dopoguerra emigranti del posto, hanno esportato la Maschera dello Zanni in Nord America. Attualmente la Associazione dei Marchigiani in Canadà, ha identificato la Maschera di Carnevale con lo Zanni acquasantano. Attualmente al Museo etnografico di Ottawa, è esposto un costume dello Zanni di Pozza.

 

Come si evince il Carnevale di Pozza Umito Pito, è un grande “acquisto” per il Carnevale Storico del Piceno. Questa nuova entrata infatti rappresenta il Carnevale più antico delle Marche, dopo quello di Fano a sua volta il più antico d’ Italia

 

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