Acquasanta
Si è svolto presso la Regione l’incontro tra il presidente dell’Ente Gian Mario Spacca ed il sindaco di Acquasanta, Barbara Capriotti, dedicato allo sviluppo termale del territorio acquasantano, a partire dalla necessità di recupero del complesso naturalistico grotta sudatoria e piscina naturale fino all’ambizioso progetto del secondo polo termale. Il presidente Spacca ha espresso la volontà di porre in essere nell’immediato tutti gli interventi necessari al recupero della storica sorgente. ”Ringrazio il presidente Spacca per la disponibilità e l’interesse dimostrato verso il nostro territorio, che si è concretizzato con l’incarico conferito al dirigente del dipartimento della Protezione Civile regionale, Roberto Oreficini, per la predisposizione delle attività necessarie ad una valutazione ambientale dell’intero complesso - ha detto il sindaco Capriotti - Come molti ricorderanno, infatti, a distanza di quasi vent’anni dalla chiusura della grotta e della piscina sulfurea, la Provincia aveva disposto, nel 2007, la revoca della concessione. Seguì, quindi, il ricorso promosso dal precedente concessionario conclusosi, sul finire del 2008, con il definitivo pronunciamento del Tar che ne confermò non solo la validità ma anche l’opportunità, sulla base del prevalente interesse pubblico. Nel gennaio 2009 la Regione aveva, quindi, avviato il procedimento finalizzato alla presa in consegna dei beni oggetto della concessione e delle relative pertinenze, che si è concluso con il decreto emesso dal Servizio Demanio nello scorso mese di luglio. Con tale atto la Regione ha sancito non solo il legame esistente tra la sorgente termale e le grotte naturali, ma ne ha anche affermato la piena titolarità e, pertanto, ora risulta definitivamente iscritto al Demanio Regionale”. La prossima settimana saranno avviati, presso il Comune di Acquasanta i primi tavoli tecnici, anche al fine di delineare l’insieme dei soggetti, ciascuno per le proprie competenze, che avranno parte attiva negli interventi delineati dalla Protezione Civile. “Credo che il percorso iniziato poco più di due anni fa sia finalmente giunto ad una svolta definitiva anche attraverso lo stanziamento di fondi europei”.

fonte: corriere adriatico.it

 

Terme, progetto da trenta milioni

La riacquisizione delle grotte termali e della sorgente idrica da parte della Regione Marche ha agevolato la volontà di alcuni acquasantani che ritengono le terme ed il turismo termale una risorsa inestimabile in grado di rivitalizzare non solo economicamente Acquasanta e il territorio limitrofo.

L’architetto Innocenzo Prezzavento, con la collaborazione dell’imprenditore Daniele Di Giovambattista, ha redatto una proposta progettuale per il rilancio delle terme acquasantane per la cui realizzazione saranno necessari almeno trenta milioni di euro. “C’è già un imprenditore del settore, il quale opera nel centro Italia - afferma Di Giovambattista - che ha espresso l’interessamento all’iniziativa”. Alla base del progetto c’è il principio che il centro storico, le grotte, le sorgenti, le nuove strutture termali da prevedere, i parcheggi e l’intero parco fluviale siano complementari e sinergici.

Quello messo a punto dall’architetto Prezzavento è un progetto a basso impatto ambientale con il quale si intende recuperare il vecchio sistema termale della piscina natatoria e della grotta sudatoria. Verrebbe inoltre recuperata tutta la zona antistante l’ingresso alla piscina, demolendo i camerini che furono costruiti in un secondo momento creando uno spazio attrezzato con solarium e piscine, immerso nella natura. Contestualmente verrebbero recuperati anche gli edifici esistenti: quello a ridosso delle grotte, realizzato in stile liberty, sarebbe utilizzato a servizio dell’impianto termale mentre gli altri due verrebbero ristrutturati ed adibiti a strutture ricettive alberghiere.

Di nuova costruzione e incassato sul pendio del costone che costeggia il fiume Tronto l’edificio che dovrebbe ospitare tutte gli altri trattamenti termali come i fanghi e le inalazioni che sarebbero collegati con le piscine naturali attraverso un camminamento coperto e riscaldato. Le nuove strutture avrebbero un impatto visivo minimo e una copertura, che segue il profilo della collina, in acciaio e vetro, oltre ai pannelli solari che potrebbero garantire l’approvvigionamento energetico dell’intero impianto. L’intero edificio verrebbe rifinito con pietra di travertino a vista.

Sull’altra sponda del Tronto dovrebbe sorgere una nuova struttura destinata ad albergo e collegato attraverso un ponte-tunnel agli impianti termali. Contestualmente sono state previste anche notevoli opere infrastrutturali necessarie per l’accesso all’impianto termale e al collegamento con il centro di Acquasanta. Per questo è stata prevista una funivia che collega Piazza Terme con la zona antistante alle grotte. La stazione a ridosso della piazza è già stata realizzata, insieme con i parcheggi previsti, grazie ad un precedente finanziamento mentre per il secondo stralcio dei lavori i fondi necessari dovrebbero essere erogati a breve. Inoltre è stata prevista una strada che dalla Salaria, all’altezza dello svincolo per Cagnano, arrivi fino alle terme. L’innesto sulla strada statale potrebbe essere risolto con una rotatoria adeguata anche al traffico di mezzi pesanti. I parcheggi necessari verrebbero ricavati sul lungofiume mentre le zone limitrofe potranno essere utilizzate per servizi connessi al parco fluviale.

fonte: corriere adriatico.it

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