domenica 9 maggio 2010 alle ore 9.00
giovedì 9 settembre 2010 alle ore 20.00
Chiesa di S. Francesco - frazione Borgo - Arquata del Tronto
 

La sindone di Arquata fu rinvenuta nel corso di lavori di conservazione e restauro della chiesa dedicata a san Francesco, eseguiti nel XVII secolo. Il telo era piegato e racchiuso all’interno di un’urna dorata nascosta dentro la nicchia di un altare.

Esiste una pergamena datata 1º maggio 1655, firmata dai religiosi di quel tempo, che ne costituisce il certificato di autenticazione. Nella stessa vi è scritto che nell'anno 1655 su petizione del vescovo Bucciarelli, segretario del cardinale Borromeo, alla presenza di una commissione appositamente incaricata, in una piazza di Torino, un lenzuolo di lino di egual misura è stato fatto combaciare con il lenzuolo della Sindone e che, a seguito di questo procedimento, sul nuovo telo vi è rimasta impressa l'immagine del tutto simile. Come questo possa essere avvenuto rimane un mistero. Un decalco fatto con tecniche a noi sconosciute? Sembra noto, tuttavia, che nel XVII secolo si ottenessero copie del Sacro Lino sovrapponendo un telo al sudario originale e sottoponendo entrambi alla pressione di rulli metallici riscaldati. Mediante questa operazione avveniva il trasferimento dell'immagine.

Di sicuro è un bene molto prezioso per i credenti poiché ricavato per contatto diretto con il sudario che avvolse Cristo nel sepolcro. Sulla necessità per la Chiesa di fornirsi di una copia della Sindone, la teoria più fondata sarebbe quella secondo la quale ci si volesse tutelare da possibili incidenti che potessero accorrere all'originale che, oltretutto, era in possesso non della Chiesa ma dei Savoia. L'aver posto la copia in un luogo così remoto conforta la tesi che questa volesse essere una sorta di "copia di sicurezza". Qui i francescani l'hanno custodita gelosamente per secoli, limitando le ostensioni ed utilizzandola per le processioni solo in casi eccezionali, l'ultima volta in occasione della seconda guerra mondiale.

Anche la copia della Sindone d'Arquata, come le altre esistenti, è stata messa di nuovo a contatto con il Sacro Lino originale. L'ultimo accostamento dei due teli è avvenuto nell'anno 1931 in occasione dell'ostensione della Sindone di Torino. Questi contatti hanno lo scopo di rafforzare i poteri sacri delle copie che, secondo il credo cristiano, si trasmettono alle riproduzioni al momento della creazione della riproduzione.

La reliquia, in perfetto stato di conservazione, è stata protetta in una teca su iniziativa della locale Amministrazione comunale per preservarla da atti vandalici o da possibili furti e si trova permanentemente esposta all'interno della chiesa.

da Wikipedia

sindone

Informativa: questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Cookie policy