Riceviamo e pubblichiamo

 

Ill.mo Avv. Guido Castelli
Sindaco di Ascoli Piceno

Ill.mo Arch.Stefano Gizzi
Soprintendente per i Beni Architettonici e del Paesaggio
della Regione Marche-Ancona

Ill.mo Avv. Marco Parini
Presidente di Italia Nostra- Roma

Ill.mo Dott. Maurizio Sebastiani
Presidente Consiglio Regionale Marche
di Italia Nostra- Ancona

Organi d’Informazione

 

Oggetto: Montadamo, una Borgo prezioso da tutelare.

italia-nostra logoTutto intorno al misterioso Monte dell’Ascensione sono presenti numerosi borghi, in buona parte di origine medioevale, il cui pregio è stato illustrato da Gabriele Vecchioni e Narciso Galiè nella preziosa pubblicazione, dedicata al sito, che verrà utilizzata come testo fondamentale per l’elaborazione della proposta del “Parco Culturale ed Ambientale delle Terre dei Calanche e dei Geo-Siti” che rientra nel programma di attività della Sezione di Italia Nostra per il 2015.
Tra questi borghi, si distingue per la splendida posizione e per la presenza di resti importanti di epoca medioevale, quello di Montadamo.
Per questo non può non ritenersi auspicabile la rigorosa tutela di un sito così importante e prezioso. Cosa che purtroppo non risulta avvenuto. Infatti, un recente sopralluogo, sollecitato da numerose preoccupate segnalazioni, ha evidenziato la presenza di elementi di pericolo e danneggiamenti riguardanti l’integrità e la salvaguardia di questo bene.
Così da una parte si è potuto constatare la presenza di lesioni sulla parte laterale del maestoso torrione medioevale di accesso al borgo, lesioni che, se non urgentemente riparate, potrebbero creare le condizioni per eventuali malaugurati crolli di una parte del manufatto.
Dall’altra si è dovuto accertare che per rimediare, probabilmente, alla frana di parte del terreno contiguo al torrione, invece di procedere all’attenta ricostruzione del muro di sostegno probabilmente crollato, si è proceduto a realizzarne un altro in cemento armato, così almeno è stato affermato, ricoperto con materiale di un bianco eclatante. Ma la cosa più grave è che il nuovo manufatto realizzato è di gran lunga più alto di quello preesistente e si estende per buona parte del rilievo su cui insite il borgo. Ciò ha consentito addirittura la realizzazione di una vera e propria antiestetica porta di accesso ad una probabile preesistente grotta, diventata ora a tutti gli effetti un nuovo locale ripostiglio o fondaco.
A nostro parere questa zona era meritevole della “tutela indiretta” prevista dall’art.45 del Codice dei Beni Culturali che, come è noto, viene riconosciuta per evitare che “ sia messa in pericolo l’integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e decoro”. E da ritenersi, peraltro, che il procedimento per la tutela non sia stato mai avviato.
Pur ciò stante è comunque da ritenersi che per i lavori interessanti questo sito dovesse in tutti i casi esserci il preventivo coinvolgimento dell’organo di controllo e tutela per la concessione delle prescritte autorizzazioni, dovendo ritenersi lo stesso compreso tra i beni culturali di cui alla lettera g) del comma 4 dell’art. 10 del citato Codice dei Beni Culturali, che come è noto comprende tra i Beni Culturali “ le pubbliche piazze, vie , strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico e storico”. ( E non si vede come la prossimità della strada in questione ad un bene storico architettonico così pregiato come il torrione di Montadamo non determini automaticamente la valutazione come bene culturale della strada stessa , sia stata o meno nel frattempo stato avviato il procedimento di tutela indiretto !).
Proprio per quanto sopra evidenziato , è da auspicarsi che ci sia stato il preventivo coinvolgimento e l’autorizzazione della Soprintendenza di Ancona.
Se ciò non fosse avvenuto, è auspicabile che l’intervento della Soprintendenza possa essere assicurato almeno ora, sia per accertare l’effettiva condizione di sicurezza del torrione e per la predisposizione, in collaborazione con il Comune di Ascoli Piceno, degli immediati lavori necessari per la messa in sicurezza del bene sia per stabilire la correttezza degli interventi effettuati per la riparazione del muro e la costruzione di un altro di ben altra consistenza, onde prevedere il ripristino della situazione “quo ante” se necessaria e possibile o almeno la riduzione in termini accettabili del danno visivo e paesaggistico arrecato.
Grata per la cortese disponibilità, al Sezione ringrazia e porge cordiali saluti.

Il Presidente della Sezione
( Prof. Gaetano Rinaldi )

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thumb DSC 0098thumb vista attuale Montadamo thumb vista prima del intervento

 

 

 

 

 

 

 

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