Alla Libreria Rinascita di Ascoli Piceno dal 3 al 18 Gennaio 2015 sarà possibile visitare la mostra fotografica di Sadia Zampaloni:
“Forme Temporanee dell’Anima”

Presentazione dell’autrice

Sadia Zampaloni scatta fotografie sin da bambina. Usa dapprima una vecchia Contax-D, ereditata dal padre.
Nel periodo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 vive la passione per la fotografia B/N e comincia la sua esperienza in camera oscura, con le prime ricerche, le prime sperimentazioni, le prime mostre.
Nel 1983 inizia l’esperienza con il “Laboratorio di Cultura e di Ricerca Fotografica” fondato, tra gli altri, da Tullio Malvestiti e Luigi Crocenzi: due maestri veri, di quelli che ti sanno insegnare l’esercizio personale e sempre nuovo del ‘guardare’.
La sua ricerca espressiva va avanti, si evolve e si concretizza in diversi risultati, tangibili e non, come mostre, libri, eventi, incontri, iniziative che cura per opere sue e per quelle di altri autori.
Dopo un periodo dedicato ad altri strumenti espressivi, riprende attivamente e quasi compulsivamente la sua ricerca nel mondo dello sguardo e dell’immagine. Riprende a scattare, a volte lascia lì quei fotogrammi latenti, in attesa di nuovi momenti da condividere in pubblico.
Da sempre ama fotografare i particolari, riuscendo a cogliere dettagli, colori e sfumature nelle cose, riuscendo a restituire loro il racconto di una storia di vita, solitamente destinata all’oblio.
Le fotografie non sono mai preparate: non esiste un ‘set’ inventato e costruito. C’è invece una manipolazione interpretativa che sa donare al soggetto una sua propria intimità espressiva, forse addirittura sconosciuta a lui stesso.
Sempre si stabilisce un rapporto comunicativo tra i due, soggetto e fotografa, che rende le due entità interdipendenti tra loro. Così, nelle immagini di Sadia Zampaloni c’è spesso l’esaltazione di ciò che è evocativo, quasi irreale e sicuramente visionario ma, per apparente paradosso, ciò che ne emerge, alla fine, è l’esaltazione di una pura e reale fisicità.
Immagini che provano a restituire, ad occhi solo inizialmente estranei, il battito del cuore di Forme Temporanee dell’Anima.