crowdfunding

Come finanziare un'idea
Su piattafome online i giovani presentano progetti e grazie al contributo degli utenti li possono realizzare

Alberto Magnani
10 FEBBRAIO 2014 Il Sole 24 Ore lunedì

Crowdfunding. In italiano: finanziamento della folla, finanziamenti dal basso. Le traduzioni si sprecano ma il significato resta quello: fare un progetto, presentarlo al mercato online, trovare utenti disposti a finanziarti. Se l'idea piace, la folla (crowd) contribuisce con donazioni (funding). Se l'idea non piace, l'asta si chiude senza lasciare traccia. Il principio è quello di una "colletta online" per far crescere progetti a corto di credito.
Facciamo un esempio. Un designer di 28 anni crea un nuovo modello di sedia o una t-shirt. È convinto che le sue "bozze" potrebbero funzionare e trasformarsi in una linea di prodotti con la sua firma ma non sa come finanziare il salto di qualità: un conto è il lavoro artigianale e il passaparola tra conoscenti, un conto gli investimenti e l'esposizione a un mercato più ampio. È qui che entra in gioco il crowdfunding. L'utente dà visibilità al suo progetto, valuta i feedback e, se sono positivi, incassa i finanziamenti che gli permettono di iniziare (o espandere) l'attività intrapresa. Non esiste un oggetto predefinito: il crowdfunding, con un giro d'affari stimato in 5 miliardi di dollari nel 2013, ha fatto decollare linee di abbigliamento e reportage in Cina, start up digitali e negozi di accessori per bambini. L'unica distinzione è quella tra il crowdfunding più tradizionale (donation-based e reward-based, donazioni gratis o con un riconoscimento) e l'equity crowfunding, la raccolta di capitali di rischio per startup o aziende giovani.
Per capire come funziona, prima di tutto bisogna valutare e individuare la piattaforma, ovvero il sito che può contenere e pubblicizzare il vostro annuncio. Il diretto interessato carica online la descrizione del suo progetto, indica la soglia minima da raggiungere (pledge) e una scadenza. A ogni finanziamento corrisponde un reward (compenso) livellato a seconda della cifra versata. Supponiamo che una band cerchi fondi per l'incisione del suo primo album. Per chi dona la quota minima di 5 euro, può essere prevista una spilla; per chi sceglie quella intermedia di 25 euro è in regalo una maglietta; per chi si spinge fino a quella massima di 50 euro, un pacchetto con album autografo e bonus vari. Kickstarter, colosso Usa specializzato in musica, cinema e videogame suggerisce una donazione media di 25 dollari e una scadenza non superiore ai 30 giorni: se è più breve l'annuncio passa inosservato, se è più lungo il donatore perde interesse o dimentica quanto letto al primo link altrui.
Tutto ciò vale anche per le startup, le imprese giovani e a caccia di fondi? È il caso del l'equity crowdfunding, regolamentato dalla Consob con la prima normativa ad hoc su scala mondiale. Ipotizziamo che un gruppo di neolaureati stia cercando di avviare una piccola casa di produzioni multimediale. Lo "startupper" iscrive il progetto a una sezione apposita del registro delle imprese, carica l'annuncio sulle piattaforme che hanno ricevuto l'autorizzazione Consob e aspetta la risposta dei risparmiatori: se è positiva, scatta la raccolta di fondi online, con tanto di agevolazioni sotto determinate soglie di investimento.

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