Santa Vittoria in Matenano
Viene fondata nell'898 nella valle del fiume Aso, dall'abate Pietro, in fuga dall'Abbazia di Farfa, depredata e distrutta dai Saraceni
La fortificazione edificata dall'abate, acquista importanza, e nel 934 accoglie le reliquie de S. Vittoria, martire sabina. Nel 1357 S. Vittoria raggiunge l'apice della sua floridezza, divenendo sede del Presidato Farfense. Nel XII secolo diviene libero comune.
Alla metà del sec. XV, presso il Monastero di S.Vittoria, grazie all'opera di Fra' Marino Angeli, prende vita una scuola pittorica di notevole influenza sull'arte picena dell'epoca.
Da vedere: chiesa della Resurrezione (nata nel 1771 per conservare i resti del preesistente cenobio di S. Vittoria: il Cappellone e l'Oratorio degli Innocenti); collegiata di S. Vittoria (tele del Ghezzi, del Ricci, del Sebastiani; coro ligneo, organo del 1793 di Sebastiano Vici; croce stazionale del sec. XIV,croce astile del sec. XV, reliquiario della Sacra Spina. Nella cripta è conservato il sarcofago in travertino di S. Vittoria); Palazzo dei Della Torre; Palazzo Meli; chiesa di S. Agostino; Convento dei Cappuccini; chiesa di S. Maria degli Angeli.
Nella frazione Ponte Maglio si può ammirare un antico mulino con maglio, utilizzato per la lavorazione del rame dai monaci Farfensi.