Il collegamento ferroviario dei due mari: commemorazione del Comizio organizzato dalla Provincia di Ascoli Piceno il 26 novembre 1903.

   Con l'incontro di lunedì 26 novembre 2012 si rinnova presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno, alle ore 18.00 , la commemorazione di un evento  verificatosi oltre cento anni or sono.

   Si tratta di ricordare un momento in cui sembrava  che finalmente si sarebbe dato avvio ai lavori per la realizzazione del collegamento ferroviario dei due mari, da Ascoli a Roma.

   Era un'epoca in cui ancora si pensava di dotare l'Italia di un sistema infrastrutturale funzionale ed organico in grado di valorizzare anche le aree più disagiate e meno servite del paese.

   Dopo sono prevalsi altri interessi e ci si è affidati alla cosiddetta “ mano invisibile “ dell'economia che , nel suo rigore e nella sua ineluttabilità, avrebbe indicato la migliore e più corretta forma di allocazione delle risorse.

 Le conseguenze di queste scelte sono sotto gli occhi di tutti: una distribuzione dei redditi sempre più squilibrata, un aumento sempre più drammatico della disoccupazione specie giovanile, una riduzione o addirittura il tentativo di eliminare la fornitura dei servizi collettivi, salvo non si tratti di quelli erogati ai più abbienti.

Si spiega , così, la progressiva riduzione dei servizi  di alcune linee ferroviarie delle aree meno ricche del paese  e l'aumento progressivo delle risorse destinate alla implementazione di quelle ad alta velocità

Non è questa la risposta che si può dare alla crisi che in maniera drammatica sta colpendo il cosiddetto mondo sviluppato ed , in particolare , il nostro paese.

L'impoverimento e le diseguaglianze sempre maggiori, la riduzione progressiva dei servizi collettivi non risolvono la crisi, bensì l'aggravano.

Si tratta , invece , di privilegiare le scelte che consentano un nuovo modello di sviluppo, in cui si provveda finalmente ad intraprendere l'ormai indifferibile azione di recupero e restauro ambientale ed urbano, a valorizzare le risorse culturali tipiche del territorio che danno un vantaggio competitivo al nostro paese nei confronti di quelli che ne sono privi, a fornire a tutta la collettività sempre più servizi  in luogo di aumenti salariali solo nominali, a dotare il paese di un sistema infrastrutturale efficiente, pervasivo e non squilibrato.

 L'incontro di lunedì non vuole essere, per questo, una vuota commemorazione di un evento accaduto oltre un secolo fa, bensì un tentativo di affrontare in maniera non campanilistica problematiche vitali per la nostra comunità.

 L'incontro sarà, altresì, l'occasione per  la presentazione , da parte dell'autore Arch. Massimo Bottini, del volume le “ Ferrovie delle Meraviglie. Viaggio nelle Ferrovie dimenticate d'Italia “,

per scoprire quanta ricchezza viene consumata senza che si dedichi un minimo di attenzione perchè questo  accada.


la locandina

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