SISTRI, LA CONFARTIGIANATO METTE IN GUARDIA LE IMPRESE DA CONSULENTI SCORRETTI

 

Sono giunte alla Confartigianato numerose segnalazioni da parte di Piccole e Micro imprese circa le modalità di attuazione e operatività del SISTRI, il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Dalle varie riunioni, oltre alle criticità applicative per l’utilizzo del Portale Sistri, sono emersi altri aspetti molto preoccupanti tra cui la pratica di alcuni consulenti privati di detenere presso i propri uffici di consulenza i dispositivi USB delle imprese per provvedere all’aggiornamento informatico dei registri rifiuti. Tale modalità operativa è impropria.

Per poter gestire il sistema SISTRI autonomamente l’azienda deve avere nella propria sede (sede indicata nell’iscrizione al SISTRI) un PC con una stampante collegata ed una connessione internet adsl.

“Come Associazione a tutela delle imprese – riferisce Guido Tarli, segretario della Confartigianato di Ascoli Piceno e Fermo – siamo molto preoccupati per queste procedure improprie, proposte da alcuni consulenti, che non fanno altro che esporre gli imprenditori a rischio di sanzioni. Infatti, la norma parla chiaro: qualora l’azienda non avesse le capacità tecniche per gestire autonomamente il sistema, essa può adempiere agli obblighi di aggiornamento informatico solo ed esclusivamente a mezzo delle Associazioni di Categoria rappresentative sul piano Nazionale e loro società di servizi (Art. 7 c.1 Dm Ambiente 17 dicembre 2009) tramite apposita delega”.

Parimenti, i consulenti di altro genere, non appartenenti ad associazioni di categoria non possono gestire presso il loro domicilio i dispositivi USB del SISTRI.

Se durante un’eventuale ispezione da parte dell’organo di controllo il dispositivo USB non fosse in azienda, la sanzione sarebbe a carico dell’imprenditore e non del consulente al quale il dispositivo è stato impropriamente affidato.

“Da ultimo ricordiamo – conclude il segretario Tarli - che le Associazioni di Categoria possono gestire il SISTRI per le aziende clienti, senza che il dispositivo esca dalla sede dell’azienda mediante una semplice delega”.

Confartigianato invita tutte le aziende a fare attenzione alla normativa ed alla sua puntuale applicazione ricordando che presso le proprie sedi vengono forniti tutti gli eventuali chiarimenti in merito:

  • Ascoli Piceno 0736.336402 (Claudia Fioravanti)
  • San Benedetto del Tronto 0735.81195 (Andrea Picciotti)
  • Fermo 0734.221653 (Paolo Tappatà)
  • Porto Sant’Elpidio 0734.992332 (Andrea Picciotti)
  • Montegranaro 0734.889682 (Cecilia Ercoli)

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