vinciguerra960269 709624872396095 1578272115 nRocco Marcucci. podista chietino che condivide la passione per la corsa con la moglie Rosaria da più di 36 anni ha deciso di creare presso la sua società , la Runners Chieti, un museo del podismo abruzzese dedicato a Luciano Vinciguerra. Chi possiede materiale e foto d'epoca può aiutare Rocco contattandolo ai numeri : 0871/64823; 336661556; Fax 0871/63903 ed all' indirizzo di posta elettronica : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Durante la mia lunga carriera podistica ho incontrato migliaia di personaggi, gente appassionata di sport che praticava l' atletica per diverse motivazioni : chi per gioco, chi per mantenere un fisico prestante ed asciutto, chi per professione , chi per passione. Devo ammettere che la mia simpatia era vicina sempre a questi ultimi, forse perchè condividevano la mia innata predisposizione alla corsa , insomma avevano un pò " la corsa nel sangue " come me. Porto nei ricordi tanti atleti, alcuni dei quali hanno fatto la storia del podismo della seconda metà del secolovinciguerra2 scorso ma quando il 30 maggio del 2014 un amico chietino mi telefonò per comunicarmi che ad 84 anni era volato sulle verdi praterie del cielo, care a Manitù, l'amico Luciano Vinciguerra ho provato un profondo dolore. Avevamo perso un grande personaggio che tutti chiamavamo l' " Indiano bianco " per la divisa Cherokee che indossava durante le maratone che correva esclusivamente a piedi nudi. Aveva una corsa flessuosa ed essenziale, nel suo fisico elegante, asciutto e con una lunga muscolatura ben definita. Gli volevamo bene per il suo parlare sincero, sereno e mai acrimonioso, che racchiudeva uno stile di vita naturale senza eccessi nè vizi. Era stato tra gli indiani d'America e ne condivideva lo spirito, vivendo in una casa arredata come un tapee. Luciano amava solo correre, e tutte le banalità collegate non gli interessavano : non ritirava i premi, anzi li regalava a qualche bambino, non collezionava niente. Correva solo per correre, e per quello che quel gesto esprimeva. Altri tempi, altri modo di interpretare la corsa, oggi purtroppo ridotta alla misura maniacale dei tempi, alla preparazione atletica infinitesimale ed al confronto esasperato per la lotta al premio di categoria. Sono questi gli eroi di cui oggi abbiamo 

MUSEO 3bisogno, gente semplice che fa cose semplici con passione ed amore. Una sera un anziano capo Cherokee raccontò al nipote la battaglia che avviene dentro di noi. Gli disse: Figlio mio la battaglia e fra due lupi che vivono dentro di noi . Uno è il Male : è rabbia, paura, preoccupazione, gelosia, invidia, dispiacere, autocommiserazione, rimpianto, rancore, avidità, falsità, senso d'inferiorità. L'altro è bene, gioia, amore,pace,speranza, serenità, umiltà, gentilezza, benevolenza, empatia, generosità, verità, compassione, fiducia ... il piccolo ci pensò un minuto poi disse : nonno quale lupo vince ? L' anziano Cherokee rispose semplicemente " quello a cui dai da mangiare ". Dobbiamo avere la serenità di accettare le cose che non possiamo cambiare, come le forze della natura. Ed il coraggio di cambiare le cose che possiamo cambiare, come le ingiustizie. Infine bisogna avere la saggezza di capirne la differenza. Concludo con le parole di una mia poesia scritta nel 2005 .

 

gara abruzzese inizio secolo scorso

nelle due foto in alto: Luciano Vinciguerra, sopra: gara abruzzese del secolo scorso

 

DIO
In questa sterile civiltà,
Trionfo di violenza, smarrimento di ragione
In cui si procede nel vuoto e nella distruzione,
Dove gli eroi sono i calciatori e le veline,
La mia anima non si arrende:
A perdere i sensi, a perdere il cuore,
A perdere il coraggio di amare.
E' proprio tra la gioia ed il dolore,
Tra il presente ed il passato,
Dove la speranza sono i nuovi eroi,
Coloro che con pochi euro al mese di stipendio
Riescono a vivere ed a crescere i propri figli
Quando neppure Dio sembre conoscere una via di scampo.

Vittorio Camacci

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