Festa in onore della Madonna della Salute, la Festa Bella deve il suo nome alla necessità di distinguerla dalla festa “normale” che si celebra tutti gli anni. (…..quest’anno c’è la festa quella bella!)

Ogni tre anni, la festa assume, oltre al significato di devozione alla Madonna, anche quello di ringraziamento alla stessa per aver fatto tornare sani e salvi gli spelongani partiti, nel 1571, per la terribile battaglia di Lepanto; ma il palo, la bandiera in cima ad esso, hanno un significato più profondo che a volte sfugge alle considerazioni.
Gli spelongani poco o nulla avevano a che fare con i Turchi e men che meno con il mare, le navi e le battaglie navali, ma la Chiesa aveva bisogno di gente da mandare in battaglia, e si spinse fino a queste montagne per trovare dei valorosi e forti combattenti; gli spelongani dovettero andare, volenti o nolenti, solo chi poteva permetterselo (forse nessuno!) pagava una specie di riscatto per non andare.

E’ quindi facilmente comprensibile la rabbia dei reduci da quella battaglia quando, secondo il racconto dei nostri vecchi, in prossimità delle nostre montagne (Macera della Morte), furono attaccati dalle truppe papaline, che volevano riportare a Roma la bandiera strappata dagli spelongani alla nave turca.
Ecco quindi questa gente, animata da un sentimento di rivalsa, combattere ancora l’ultima battaglia, vincerla, e arrivare in paese con questo vessillo e col palo sul quale issarlo. Da qui la festa.

Sempre secondo i nostri antenati, fu una donna, certa Maria Toscano, a strappare la bandiera e a riportarla, trionfante, in paese. Ella si travestì da uomo per potersi imbarcare al posto del fratello, indispensabile per il duro lavoro dei campi.


 Ecco come si svolgono gli avvenimenti:

• circa un mese prima i "festaroli" vanno al bosco e scelgono il "palo" da tagliare (adesso non si va più al bosco Martese, che è troppo lontano bensì al bosco "Farneto")
• una settimana prima dell'inizio del trasporto, si va a tagliare il palo prescelto
• finalmente si parte! Di solito il venerdì, per arrivare in paese la domenica pomeriggio
• Il palo, rivestito di rami di abete, si alza la settimana prima della festa, (che di solito cade l'ultima domenica di agosto), dopodichè questo diventa l’albero maestro della barca che vi si costruisce intorno, a ricordo della battaglia navale combattuta
• a questo punto si dà il via agli “addobbi” della barca e del paese

In origine la festa si faceva la seconda domenica di settembre, quando cioè i contadini avevano finito i lavori dei campi, ed avevano tempo per organizzare la festa.

Festa caratteristica, forse unica in Italia; particolari gli “addobbi” che si costruiscono per ogni via, impegnando i paesani in una sorta di gara a chi lo fa più bello ed elaborato: di solito sono archi, ma non mancano le “porte di accesso” al paese, oppure delle specie di “baldacchini” agli incroci delle strade ecc. ecc. il tutto rivestito di rami di abeti e “zezzera”, tipica vegetazione dalle foglie verdi sopra e argentate sotto.

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